"I'm giving you my word
that there's nothing, there's no frame in my film, not a single one, that
doesn't come from me as a
woman. I've never engaged in copycatting, never tried to imitate men, because I
know very well that all the efforts of my girlfriends, both older and younger than
me, to imitate men's cinema were just nonsensical, because all this is
secondary. But I make a distinction between ladies, and men's cinema. There's
no women's and men's cinema. There's ladies, cinema and there's men's cinema.
Men, too, can do perfectly well the ladies, sentimental needlework. But a
woman, as one half of the humankind origin, can tell the world,
reveal to the world some amazing things. No man can so intuitively discern some
phenomena in human psyche, in nature as a woman can".
"Vi do la mia parola che niente, nemmeno un’inquadratura del mio film,
che riguardi me o le donne, è stato copiato da nessuno. Non ho mai tentato di
imitare gli uomini, perché so che tutti i tentativi delle mie colleghe più
giovani o più anziane di imitare il cinema maschile sono privi di senso perché
sono secondari. Voglio fare, però, una distinzione tra il cinema delle donne e
quello degli uomini perché non esiste un cinema femminile e un cinema maschile.
Anche gli uomini sono capaci di rappresentare gli affari sentimentali delle
donne. Mentre le donne, intese come la metà del genere umano, riescono a
raccontare il mondo e tutte le cose straordinarie. Nessun uomo è in grado di
intuire i fenomeni della psiche e della natura umana come riesce a fare una donna".
Larisa Efimovna Shepitko (1938 - 1979)
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