Rivalità in Aspromonte
Regia Giuseppe De Santis
Sceneggiatura Corrado Alvaro, Ivo Perilli, Steno, Vincenzo Talarico, Giuseppe De Santis
liberamente tratta da La festa di San Rocco di Nicola Misasi.
Fotografia Aldo Tonti
Musiche Enzo Masetti
Montaggio Adriana Novelli
Amedeo Nazzari massaru Giovanni
Silvana Mangano Stella
Vittorio Gassman Peppino
Jacques Sernas Luigiuzzu
Rocco D’Assunta massaru Peppe
Guido Celano massaru Cola
Edoardo Nevola Santuzzu
Olga Solbelli moglie di massaru Giovanni
Dino De Laurentis propose a Giuseppe De Santis di riprendere il cast de Il Lupo della Sila visti i clamorosi risultati al botteghino di Riso amaro,del lo stesso Lupo, e de Il brigante Musolino.
De Santis convoca Corrado Alvaro ed assieme a Ivo Perilli, Steno e Vincenzo Talarico sceneggiano una novella di Nicola Misasi, La festa di San Rocco, scrittore cosentino della fine dell’800.
E’ la storia di Peppino e Luigiuzzo che rivaleggiano per la mano della bella Stella, con un finale rusticano il giorno della festa di S. Rocco, promessa sposa al primo sebbene avuta già dal secondo.
Gli attori nelle mani del regista si affannano quanto basta per portare a casa il dovuto, come da contratto. La Mangano in più cerca, in questo aiutata dal neo marito De Laurentis, di rafforzare la sua carriera con ruoli di tragica popolana.
Infine il direttore De Santis convinto di essere l’unico a saper manovrare dolly ( all’epoca si chiamava gru ) e carrelli, li porta a spasso a salire e scendere sugli altopiani aspromontani ed il dì della festa di San Rocco.
Il critico Johnny Carteri di Brancaleone sulla fanzine Calabria Forever, che si pubblica a New York incriminò il film di plagio ed affermò che Howard Hughes con Jane Russell aveva fatto di meglio ne Il mio corpo ti scalderà (The outlaw). A suo sostegno André Bazin asserì a proposito del film di De Santis: Peppino e Luigiuzzu si contendono la stessa donna ma amano lo stesso San Rocco.
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