“Molti anni fa nel paese di Satriano in Lucania alcuni uomini usavano ricoprirsi d’edera fino a diventare irriconoscibili, erano i romiti, uomini – albero, espressione di un antico culto arboreo, risalente al Medioevo. Camminavano con un bastone, al quale era legato un ramo di pungitopo o di ginestra e bussavano alle porte delle case per ricevere elemosina. Con il tempo il romito è diventato una maschera tra le tante, lentamente dimenticata dalle nuove generazioni”. “Alberi” è il nuovo film del regista di Calabrese Michelangelo Frammartino, che dopo “Le quattro volte” torna con i suoi racconti metafisici sulla natura meridionale.
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