Oltre alla Garbo, alla Gish e a Mae Murray (le ultime due già in declino), la M.G.M. poteva contare, negli ultimi anni del
muto, su un gruppo di "stars" di indiscutibile richiamo, tanto che lo
slogan del suo ufficio pubblicità affermava perentoriamente che nei film della
casa c'erano " More Stars Than There Are in Heaven" (cioè "più stelle che in cielo"): Alice
Terry, la moglie di Ingram, da questo Lanciata nei Quattro cavalieri dell'Apocalisse, un tipo di donna elegante e
raffinata; Renée Adoreé, la francesina di La grande parata, i cui vezzi continentali parevano porsi in polemica con le
esuberanze della "flapper" di moda; Marion
Davies, la "protetta" di Hearst, una delle stelle pili popolari del periodo, che
era riuscita a rinnovare il cliché della Pickford, con una serie di "biricchinate" meno
leziose e più impertinenti,
sorrette da una recitazione vivacissima; Norma Shearer, la "star" in ascesa - nonché
moglie di Thalberg -, la preferita dalle signore di mezza età per la distinzione del suo
comportamento e la sacrosanta
intangibilità dei personaggi; Pauline Stark e Aileen Pringle, repliche in formato ridotto ma spesso intelligenti
della
" sophistication" messa di moda dalla Swanson; Geltrude Olmstead, un'ingenua non
priva di aspetti piccanti;
Carmel
Myers, la "maliarda " di Ben Hur, che continuava a vampeggiare con sistemi un po'
demodés,
ma
ancora
accettabili specie in provincia; Anita Page e Dorothy Sebastian due attricette non prive di fascino,
rispettivamente lanciate come i "prototipi delle bionde e delle brune";
Eleanor Boardman, dal profilo da cammeo e dallo sguardo limpido
come i suoi personaggi; e infine
persino la messicana Dolores Del Rio, passata da Culver City per un solo
film,
The
Trail of '98. Ma la scoperta più importante del periodo, dopo la Garbo e la Shearer, fu senza dubbio quella di Joan Crawford, la quale, dopo alcuni film
di minore
importanza, quale "prototipo delle rosse", venne lanciata con grande impegno in una serie di film fortunati;' divenendo in breve la "flapper" ufficiale, destinata a un grande
avvenire anche come attrice.
Nel campo maschile, accanto a Gilbert,
Novarro,
Moreno,
Nagel,
Asther
e Cody, non va certo dimenticato lo svedese Lars Hanson che pur senza raggiungere una grande popolarità, si affermò come un attore di classe. Persino Jackie Coogan, ormai cresciutello, lavorò a Culver
City in quegli anni; mentre Tim Mc Coy otteneva un buon successo con, vari westerns di seconda categoria. Ma le cronache dei
"fans-magazines" trascuravano in fondo tutti questi nomi per pettegolare soprattutto sugli
amori della coppia del giorno: Greta Garbo e John Gilbert, che una curiosa
istantanea del 1928 ritrae spensierati e in
amichevole
colloquio. Essi non sanno forse che lo sguardo pungente di Louella Parsons li sta spiando,
implacabile, fuori campo. (continua)
FAUSTO MONTESANTICINEMA QUINDICINALE DI DIVULGAZIONE CINEMATOGRAFICA ANNO VII - 1954 10-25 DICEMBRE
Nelle foto: Alice Terry e Ramon Novarro, Marion Davis e Nils Ashter, Renée Adoreé e Ramon Novarro, Geltrude Olmstead e Lew Cody.
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