Ci sono dei film dimenticati che oggi resuscitano grazie all’operosità
di alcuni attivisti del nostro tubo quotidiano. E’ il caso di Legge di guerra di Bruno Paolinelli (1923-1991) che richiama i film
di Rossellini di quel periodo. Il film andò in censura e successivamente nelle
sale nel 1961. La regia di Paolinelli è sobria ma efficace per l’apporto di
Giuseppe Berto che ogni tanto per sbarcare il lunario scriveva per il cinema. A
lui si affiancano sul set Aldo Scavarda, Camillo Bazzoni, Arturo Zavattini e
Vittorio Storaro; il gruppo degli attori da Mel Ferrer, una volta tanto nel
personaggio, Peter Van Eyck, Jean Desailly che subito dopo sarà con François Truffaut ne La Peau douce e un nutrito gruppo di attori jugoslavi visto che
era una coproduzione con la Jugoslavia. Senza alcuna retorica il film ci mostra le
scelte difficili che a volte dovettero fare i partigiani per liberare la
nazione dai nazisti. Bruno Paolinelli sarà anche il produttore di un altro
interessante film, questa volta in coproduzione con la Francia: La Cecilia ‒ Storia di
una comune anarchica di Jean Luis
Comolli.
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