“ Da Taormina a Messina non ci sono che una cinquantina di chilometri; ed eccoci fra i baraccamenti,
i cantieri e le rovine della grande vittima del terremoto del 1908.
Malgrado il sole che la illumina e il mare d'indaco che la bagna, si direbbe che, scoraggiata, essa abbia
rinunziato a rialzarsi dalle sue rovine.
Essa non e che una città di legno e di cemento armato, bassa, assolutamente grigia e straordinariamente
polverosa, cosi interamente brutta, cosi deprimente, così sinistra da sembrare una città del Far West americano “.
Maurice Maeterlinck, Promenade in Sicilia e in Calabria
Be! Qualche volta anche i grandi uomini bucano.
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