Fra coloro che avevano preso parte nel 1915
alla organizzazione della "Metro Pictures Corporation", era anche - quale segretario di Rowland -
Louis E. Mayer, che si era già occupato di distribuzione e che dal 1917 si era
poi staccato dalla casa per produrre in proprio, all'insegna della "Louis B. Mayer Productions, Inc.", le cui "stelle" più note furono Anita Stewart, Renée Adorée,
Mildred Harris Chaplin e Norma Shearer. Gli troviamo accanto, a partire dal
1922, un giovane di talento, Irving G. Thalberg, già segretario di Carl Laemrnle e capo della produzione
Universal,
all'epoca
fra l'altro dei film
di Stroheim
Foolish Wives (Femmine folli, 1921) e Merry-GoRound ("Donne
viennesi'', 1922): la figura di Thalberg, che sposò
in seguito Norma Shearer e mori prematuramente
nel 1936,
avrà -
come vedremo - una grande importanza nella evoluzione della M.G.M. I primi
contatti fra la Metro e Mayer si ebbero nel 1923 e le trattative si protrassero
fino alla primavera dell'anno seguente, ma non si giunse ad un accordo finché non si
trovarono gli studios idonei alla realizzazione degli
ambiziosi programmi di Loew e Schenck da una parte e di Mayer e Thalberg
dall'altra, i quali si trovarono tutti d'accordo nel vagheggiare una produzione
basata non tanto sul numero dei film, quanto e soprattutto sulla “qualità”, del prodotto: alla sistematica
valorizzazione della personalità degli attori e delle attrici (da
legarsi alla casa con contratti a lunga scadenza, per poterne sfruttare il nome
in esclusiva), secondo le regole ormai diffuse dello "Star System", essi intendevano
infatti accoppiare una formidabile attrezzatura tecnica, basata su tutta
una serie di autentiche specializzazioni - ivi incluse quelle degli scrittori e dei
registi - sulle quali avrebbero poi potuto sicuramente contare i veri autori
responsabili del film, i "producers": nell'epoca in cui il mito della regia stava ormai per
tramontare, era sulle capacità organizzative di costoro che avrebbe dovuto anzi
poggiare l'intero peso della produzione.
Gli studios prescelti furono appunto quelli
della "Goldwyn Pictures Corporation" a Culver City: Samuel
Goldwyn non entrò a far parte della combinazione, ma nel contratto di vendita
pretese ed ottenne che almeno il suo nome venisse ricordato nella marca della nuova
casa produttrice: e fu così che fra quello della vecchia " Metro" e quello di "Mayer", rimase per
sempre imbalsamato anche il nome di "Goldwyn". Il 26 aprile del 1924, giorno della cerimonia di
inaugurazione, cui partecipò anche il popolare Will Rogers, erano presenti, insieme a circa
seicento persone, fra impiegati, tecnici e maestranze, le prime " stars" ufficiali della Metro-Goldwyn-Mayer:
Lon Chaney, l'"uomo dai mille volti" Lillian Gish, la più "spirituale ", attrice del
momento, Mae Murray, la "sophisticated" di moda e - allora - la più temibile concorrente della Swanson,
insieme a
un
terzetto di giovanotti dai capelli corvini, che si ostinavano a modulare - per
quanto su
corde
diverse - l'imperante cliché alla Valentino: Antonio Moreno, un attore latino già sulla breccia da vari anni (dal film Mare Nostrum, 1926,
di Ingram e tratto - manco a dirlo - da Ibafiez), John Gilbert, un "bel tenebroso" munito, fra l'altro, di un paio di
baffetti assassini, e infine il "bello" di turno, Ramon Novarro le cui delicate fattezze stavano
conquistando un numero sempre maggiore di zitelle e di ragazzette. (continua)
CINEMA QUINDICINALE DI DIVULGAZIONE CINEMATOGRAFICA ANNO VII - 1954 10 NOVEMBRE
In alto: Renée Adorée, Norma Shearer, Lon Chaney, Lillian
Gish, Mae Murray, Antonio Moreno.
in basso: John Gilbert e Ramon Novarro.
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