lunedì 9 dicembre 2019

Isa "Z 3" Miranda


UN FILM “ATTUALE”
Documento Z 3 con Isa Miranda
Isa Miranda nelle vesti di un agente segreto italiano in Jugoslavia 
Il primo film sugli “eroi senza gloria”.

Torino, febbraio
Uno dei modi più facili per iniziare un articolo è “Non è da oggi che si scrive”; o “non è da oggi che si agita il tale problema” oppure “non è da oggi che si dice”.
Se me lo consentite, anch’io così comincio il mio articolo.
Non è da oggi che le storie -imperniate su oscuri delitti, sulla ricerca di colpevoli, su presunti assassini, sulla innocente che su per finire sul patibolo riescono ad' attrarre, con intensità mai diminuita, l’attenzione delle folle o degli spettatori.
Lo stesso dicasi per tutte le vicende concernenti lo spionaggio e il controspionaggio; dopo la guerra del '15, molti libri sono usciti, scritti da agenti dello spionaggio o del controspionaggio delle nazioni allora, e oggi in lotta tra loro. Questi libri sollevarono un velo su un'attività che era ignota alle folle; e dimostrarono che, oltre in Mata Hari, una legione di altri esseri avevano, giorno per giorno, rischiato la fucilazione pur di rendere edotta la propria nazione di notizie interessanti il raggiungimento della vittoria. Questi libri hanno suscitato, al loro apparire, una curiosità senza limiti, essendo imperniati su vicende e su uomini realmente esistiti, al contrario dei romanzi polizieschi.
Per in prima volta, in Italia, viene realizzato un film che mostra l’opera oscura, da “eroi senza gloria” che i nostri agenti segreti hanno svolto in Jugoslavia per smascherare la doppiezza squisitamente serba, doppiezza che si concretava nella politica bifronte della Jugoslavia che mentre sorrideva all'Asse stilava un documento segreto con la Russia staliniana.
Il film è imperniato sull’opera svolta dai nostri 'agenti segreti in Jugoslavia, alla vigilia dello scoppio del Conflitto che spazzo re e governo di un paese ibrido. Le vicende si svolgono, sotto la regia di Alfredo Guarini, con un ritmo serrato, senza pausa; l’attenzione dello spettatore viene ravvivata con situazioni impreviste quanto imprevedibili; e viene accentuata dalla lotta sorda quanto accanita che si svolge tra la polizia belgradese e i nostri agenti. L’agente più abile è impersonato da Isa Miranda che, in questo film, riesce a dimostrare la sua poliedricità di attrice, sapendo, di volta in volta, essere una ragazza comune, una signora elegante, una modesta contadina, una donna che ama, l’agente segreto senza pietà verso sé stessa oltre che verso gli altri pur di svolgere in pieno la missione affidatale.
Le alterne vicende sfociano nella sottrazione al commissario bolscevico del documento “Z. 3” e nella furia devastatrice della teppaglia belgradese che assalta e distrugge i negozi e le case degli italiani e dei tedeschi.
In un gruppo di scene di un abile realismo, i rossi serbi, esasperati da un sadismo collettivo, assaltano il negozio di apparecchi radio e dischi di un italiano; irrompono sfondando vetrine, distruggono a colpi di bastone radio, dischi, lampadari, mobili; svuotano la cassa e uccidono a rivoltellate il proprietario, finché la polizia belgradese, avvertita dal commissario sovietico non si getta all'inseguimento dell'agente segreto Sandra Morini.
Alfredo Guarini nel produrre questo film per conto degli “Artisti Associati”, ha voluto riunire un complesso -artistico e tecnico omogeneo chiamando attori e tecnici di riconosciuto valore. Infatti, accanto a lsa Miranda, troviamo Claudio Gora che si è affermato recentemente in Amori imperiali e che qui recita la sua parte con singolare sobrietà. Carlo Tamberlani che tutti ormai conosciamo e che apprezziamo come ottimo attore di teatro e come ottimo attore di cinema; Luis Hurtado, attore spagnolo dalla forte personalità, -dalla maschera inconfondibile, che abbiamo veduto come 'fra Cristoforo” ne I Promessi Sposi; Tina Lattanzi in una parte breve ma di rilievo; Aroldo Tieri, il quale si sta affermando come attore giovanissimo di avvenire; Guglielmo Barnabò che vedremo in una parte sobria, senza comicità, dopo tanti film comici.
L’operatore del film è Gabor Pogåny, che con questo film, ha collaudato le sue indiscutibili qualità di operatore intelligente e scrupoloso.
Nei quadri tecnici, inoltre, abbiamo Giorgio Genesi direttore di produzione, Alessandra Befani ispettore di produzione, Boris Bilinsky per la scenografia del film.
Il film è entrato ormai nella sua fase finale: nella prima decade di febbraio, con alcune scene da girarsi in un aeroporto, la fatica artistica di Alfredo Guarini potrà dirsi completata.
Dal complesso delle scene che ho potuto visionare, molte sono le considerazioni che sorgono spontanee.
Anzitutto sulla interpretazione di Isa Manda. Non desidero fare delle anticipazioni per lasciare ai lettori intatta la sorpresa di vedere Isa Miranda in una inconsueta recitazione, semplice, lineare in molte scene, a seconda delle esigenze del film. Ma alla semplicità e disinvoltura di alcune scene, fa contrasto la tragicità della maschera assunta dall'attrice: maschera che, attraverso una singolare compostezza, riesce a tradurre lo sgomento interno e l’angoscia.
La regia di Alfredo Guarini ha voluto abilmente associare semplicità, ritmo serrato e attenta cura nelle inquadrature. Il film, pur essendo condotto con una chiarezza esemplare, non dimentica che le inquadrature devono essere «funzionali» e cioè in funzione dello spirito dell'azione, degli atteggiamenti dei personaggi, delle particolari esigenze richieste dal momento drammatico o comico. Tutto ciò Guarini, ha tenuto presente; e la sua regia può dirsi veramente indovinate. A conclusione, possiamo dire che Documento Z. 3, che verrà presentato dagli «Artisti Associati» nel prossimo marzo, ha tutti i requisiti per essere oltre che un film interessante, anche e soprattutto un bel film.
Alessandro Ferraù
 film SETTIMANALE DI CINEMATOGRAFO TEATRO E RADIO ANNO V - N. 7  14 FEBBRAIO 1942 XX

Alessandro Ferraù, messinese di nascita, è stato un giornalista cinematografico che si interessò soprattutto degli incassi dei film su testate come Il Giornale dello Spettacolo, Cinema d'oggi e Cinespettacolo.


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