lunedì 25 gennaio 2016

UN RICORDO AGLI ALBORI DEL CINEFORUM DON ORIONE DI MESSINA

Il mio primo, indelebile ricordo legato al Cineforum Don Orione di Messina, è antico, per la mia vita e per quella del Cineforum: risale al 1963, anno d’inizio delle proiezioni.
Col senno del poi (allora ero solo un ragazzino), erano anni di frenetica innovazione, non solo culturale ma anche di fervore sociale e diffuso ottimismo per il futuro. Erano gli anni di Papa Giovanni e di John Kennedy e sembrava che tutto stesse migliorando vertiginosamente.
Sorprendentemente, per la cultura cattolica e clericale del tempo, Ubaldo Vinci ed altri entusiasti pionieri erano riusciti a fondare un circolo culturale all’avanguardia, all’interno di un orfanotrofio, l’Istituto “Don Orione” appunto, in cui fervevano, però, tante iniziative di quello che oggi si definirebbe il “territorio”.
Io, poco più che undicenne, frequentavo l’oratorio e la scuola statale dell’Istituto e avevo il privilegio – come il piccolo protagonista di “Nuovo Cinema Paradiso” – di essere ammesso nella cabina di proiezione, a sbirciare i film dai finestrini.
Quella sera del 1963 (ora so che era il 22 novembre), mi pare proiettassero “La Ciociara”. Le proiezioni, per statuto del circolo, erano tutte vietate ai minori di 16 anni. Guardavo perciò il film dalla cabina, probabilmente senza capirci granché, quando le luci vennero improvvisamente accese e la proiezione interrotta. Il Direttore dell’Istituto, don Guido Sareli, si presentò nella sala gremita, per annunciare che il Presidente degli Stati Uniti era stato assassinato e che, in segno di lutto, la serata finiva lì.
Compresi più in là, da grande, quanto questo gesto testimoniava non solo l’immensa popolarità di Kennedy, già noto anche ai ragazzini come me, e le speranze che aveva suscitato nel mondo ma anche la crescente partecipazione, dei cittadini e perfino delle istituzioni religiose, – che tra i giovani sarebbe esplosa da lì a pochi anni e che avrebbe coinvolto anche pezzi della comunità cattolica – verso la politica che guardava ai popoli e non solo ai potenti.
La gran parte del pubblico dei soci si spostò nell’ attigua sala TV dell’Istituto, per seguire quell’ emozionante e tragico avvenimento, che ha segnato un’epoca.
Poi, vennero gli anni di gloriosa e popolare attività del Cineforum Orione, i film e i dibattiti, appassionati e chiarificatori, che hanno formato generazioni di messinesi al gusto per il buon cinema.
Vennero gli altri circoli cinematografici (il “don Milani”, l’ “Umberto Barbaro” …), che oggi non ci sono più.
Il Cineforum Orione, miracolosamente, resiste.
Orazio Nastasi, socio.

Ottobre 2012

Per gentile concessione dell'autore, e di Nino Genovese

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