Il mio primo, indelebile
ricordo legato al Cineforum Don Orione di Messina, è antico, per la mia vita e
per quella del Cineforum: risale al 1963, anno d’inizio delle proiezioni.
Col senno del poi (allora ero
solo un ragazzino), erano anni di frenetica innovazione, non solo culturale ma
anche di fervore sociale e diffuso ottimismo per il futuro. Erano gli anni di
Papa Giovanni e di John Kennedy e sembrava che tutto stesse migliorando
vertiginosamente.
Sorprendentemente, per la
cultura cattolica e clericale del tempo, Ubaldo Vinci ed altri entusiasti
pionieri erano riusciti a fondare un circolo culturale all’avanguardia,
all’interno di un orfanotrofio, l’Istituto “Don Orione” appunto, in cui
fervevano, però, tante iniziative di quello che oggi si definirebbe il
“territorio”.
Io, poco più che undicenne,
frequentavo l’oratorio e la scuola statale dell’Istituto e avevo il privilegio
– come il piccolo protagonista di “Nuovo Cinema Paradiso” – di essere ammesso
nella cabina di proiezione, a sbirciare i film dai finestrini.
Quella sera del 1963 (ora so
che era il 22 novembre), mi pare proiettassero “La Ciociara”. Le proiezioni,
per statuto del circolo, erano tutte vietate ai minori di 16 anni. Guardavo
perciò il film dalla cabina, probabilmente senza capirci granché, quando le
luci vennero improvvisamente accese e la proiezione interrotta. Il Direttore
dell’Istituto, don Guido Sareli, si presentò nella sala gremita, per annunciare
che il Presidente degli Stati Uniti era stato assassinato e che, in segno di
lutto, la serata finiva lì.
Compresi più in là, da grande,
quanto questo gesto testimoniava non solo l’immensa popolarità di Kennedy, già noto
anche ai ragazzini come me, e le speranze che aveva suscitato nel mondo ma anche
la crescente partecipazione, dei cittadini e perfino delle istituzioni
religiose, – che tra i giovani sarebbe esplosa da lì a pochi anni e che avrebbe
coinvolto anche pezzi della comunità cattolica – verso la politica che guardava
ai popoli e non solo ai potenti.
La gran parte del pubblico dei
soci si spostò nell’ attigua sala TV dell’Istituto, per seguire
quell’ emozionante e tragico avvenimento, che ha segnato un’epoca.
Poi, vennero gli anni di
gloriosa e popolare attività del Cineforum Orione, i film e i dibattiti,
appassionati e chiarificatori, che hanno formato generazioni di messinesi al
gusto per il buon cinema.
Vennero gli altri circoli
cinematografici (il “don Milani”, l’ “Umberto Barbaro” …), che oggi non ci sono
più.
Il Cineforum Orione,
miracolosamente, resiste.
Orazio Nastasi,
socio.
Ottobre
2012
Per gentile concessione dell'autore, e di Nino Genovese
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