domenica 26 aprile 2015

Rosso di sera bel film si spera



  SI DISCUTE tanto di crisi del cinema, e che ci  sia è inutile negarlo. Ma sarebbe più corretto parlare  di crisi del cinema commerciale. Infatti mai, come  in questo periodo, si era verificata una tale fame  di film d'autore e di pubblicazioni che riguardino  il cinema. Insomma c'è amore per il film, disinteresse per il cinema (inteso come sala di proiezione). E' difficile giudicare se ciò sia positivo o no.  Indubbiamente la televisione diseduca il pubblico  al cinema ed anche quando proietta film fa perdere  momenti essenziali per i cineamatori.  Recentemente tutti si sono entusiasmati vedendo  in tv l'eccezionale «Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto» (tanto per fare un esempio),  ma la partecipazione sarebbe stata ancora maggiore  se lo stesso film fosse stato visto al cinema. Vogliamo quindi dire che è assurdo prevedere la morte  del cinema fin quando saranno in circolazione i  film, perché il televisore può essere solo un mediocre palliativo.  Questo discorso sarà senza meno confermato anche dall'ottima iniziativa presa dal «Punto rosso»  di proiettare ai soci un centinaio di pellicole a 16  mm. Non tutti sapranno cos'è il 16 mm., ma la spiegazione è semplice. Al cinema noi vediamo pellicole  a 35 mm, il 16 è quindi una misura intermedia che  permette le proiezioni in ambienti molto più piccoli delle sale cinematografiche, su schermi di dimensioni rispettabili. E' quindi senz'altro vero e proprio  cinema e riproduce fedelmente il film.  Ma «Punto rosso» offre anche un programma cinematografico più che allettante: oltre ad una doverosa retrospettiva dedicata a Charlie Chaplin, sono  infatti in programma le opere degli anni '50 e '60  di Fellini, Bergman, Bunuel, ecc. E' molto importante  ciò sia per i più giovani che hanno l'occasione di  colmare le lacune dovute all'età e comprendere meglio  l'evoluzione di registi ancora oggi in piena attività.  Sia anche per gli amatori che, visto il livello più  che scadente della stagione cinematografica, avranno  l'occasione di una proficua rilettura di grandi opere.  Si, perché uno dei luoghi comuni più ridicoli da  abbattere è quello del film «già visto». Aver letto  una prima volta un film non vuol dire niente: così  come quadri, libri, sculture ecc. l'opera cinematografica deve essere fruita più volte e non annoierà  senz'altro.  Comunque il programma non allinea solo grandi  capolavori, ma anche film ritenuti «minori» o «d'evasione», naturalmente per questi film, se ne è il caso,  la lettura andrà fatta in chiave critica. Ma è inutile  ed impossibile commentare tutto il programma.  Piuttosto qualche parola va ancora spesa sul significato dell'iniziativa «Punto rosso». Il programma  di film non è che una delle idee promosse dal circolo  ARCI di recentissima formazione. Molte sono le  altre iniziative; ma una cosa è sempre da tenere a  mente: nulla mai parte dall'alto, ma si ascoltano  e si discutono le proposte di tutti. Perché «Punto  rosso» funzioni e divenga così un importante luogo  di incontro e di divertimento intelligente, occorre  una grande partecipazione di giovani e meno giovani.  Soprattutto in un momento in cui, a parte le fiammate «indiane metropolitane» ed autonome, il vivere ed il costruire insieme appaiono in forte decadenza, è importante per tutta la città far riuscire iniziative quali il «Punto rosso».
 F. Cicero  
Il Soldo 8 Gennaio 1978  


 Quattro film di Charlie Chaplin, costituiranno  il programma delle proiezioni del «Punto Rosso››  per il mese di Gennaio, in via Elenuccia 30. Fino  a questa domenica verrà proiettato l'Allegro mondo di Charlot. Dal 13 al 15, Un mare di guai,  daì¬20 al 22, Uno contro tutti, dal 27 al 29,  Charlot soldato. Le proiezioni, che ricordiamo  sono riservate ai soci (per aderire al Punto Rosso  basta pagare una quota di L. 10.000 più la tessera  Arci, la metà per giovani e studenti), inizieranno  alle 17,30 nella saletta del Circolo.        

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