Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
martedì 15 dicembre 2020
Una belladonna, un mazzo di gigli, una lucida canna da revolver
Col titolo
«Immagini logore» E. Ferrieri ha pubblicato
in Comoedia un
articolo, che tende
a raccogliere i «motivi» usati nel modo
più generico nella cinematografia d'uso
'corrente, e che continuano ad apparir e,
con puntuali ritorni, per forza d 'inerzia,
in quanto rappresentano quadri o consuetudini
di vita, sembra,
particolarmente attraenti
per la massa degli spettatori :
belle donne, tabarins, sale
da ballo, automobili, telefoni, un complesso ,di
«comodità moderne» a buon
mercato, che ogni film può
annunciare sui manifesti come un cartello di
locazione.
lunedì 14 dicembre 2020
Is jealousy a throwback to capitalism?
I have a question to ask of you.
Please do.
The political report gives a good impression of you.
Here's my question.
Tell me your opinion, comrade secretary: is jealousy a throwback to capitalism?
- Yes, quite a question...
- Don't answer right away.
Inform yourself, prepare before answering me.
I don't need to.
Of course it's a throwback.
Does it follow that love is, too?
If we love, don't we have the right to worry?
If we love, we must believe.
I understand that.
But, sometimes, it's hard to believe.
Vorrei farle una domanda compagno Ruban.
Prego!
Lei è una persona preparata politicamente.
Per questo rivolgo a lei una domanda del genere.
Secondo lei compagno segretario, la gelosia è un pregiudizio capitalista?
Non saprei ...
Non mi risponda subito.
Consulti i libri si prepari.
Non ce n'è bisogno, certo che è un pregiudizio!
Allora anche l'amore è un pregiudizio.
Ma se una persona ama, non è naturale che sia preoccupata?
Se ami devi avere fiducia
Lo capisco.
Ma a volte è difficile.
Boris Vasilevič Barnet, Щедрое лето (Un'state prodigiosa), 1950
domenica 13 dicembre 2020
Cattivi film (?)
Neppure il garbo di Lubitsch è bastato a salvare questo fastidioso intreccio dal purgatorio della noia. Una pura esercitazione, dove l‘eccellente regista ha coniugato tutti i tempi e i modi della sua grammatica cinematografica. L'incontro in treno, la scena del divano colmo di polvere, quella dei due uomini che emergono dal paravento, il passo sincrono e clownesco, e moltissimi altri particolari provano che è difficile fare un cattivo film con un regista di questa classe, ma alla fine ci si può anche riuscire.
CINE-CONVEGNO ANNO II – 25 Luglio 1934 (XII)
Ernst Lubitsch, Design for Living (Partita a quattro), 1933
giovedì 10 dicembre 2020
The earth is queen of beds
The wind which knocks down the baobab tree, only bends the stem of the wheat.
Covering the shadow does not prevent the thing itself from appearing.
The dead have no ambition, the earth is queen of beds.
Il vento che abate il baobab non fa che piegare lo stelo del grano.
Coprire l’ombra non impedisce alla cosa stessa di apparire.
I morti non hanno ambizioni, la terra è la regina dei letti
mercoledì 9 dicembre 2020
Corrado A, Umberto D & Vittorio D S
Succede nei racconti popolari, e nei sogni, e nella letteratura più elementare, che il protagonista d'una vicenda si trovi legato a un ambiente e a una situazione perché lo destina cosi la fantasia dell'autore o la simbologia del sogno, e perché accada quello che si vuole accada; ma basterebbe che fosse dotato d'un minimo di libero arbitrio per poter mutare luogo e condizione, e il dramma non avverrebbe. C’è una certa gravità nella fantasia favoleggiante, di fronte a cui si resta perplessi senza ombra di commozione. Non si riesce a definire la causa della nostra scarsa partecipazione e condizione: ma quasi sempre si tratta d`una limitazione della volontà e della libera scelta del protagonista messo nella sua vicenda come in una prigione. Cosi in Umberto D di De Sica: scelto uno dei personaggi più patetici, un vecchio, data una condizione assai comune oggi che è la solitudine, il film scorre senza che noi ci troviamo mai in mezzo alla vicenda, insensibili anche noi come gl`insensibili personaggi che rasentano quel dramma d'uomo. Il perché un'opera di così egregia fattura non ci tocchi, è nel fatto che il vecchio pensionato Umberto D., il cui cruccio consiste nella minaccia continua di essere sfrattato dalla stanza mobiliata che occupa presso una signora piuttosto equivoca, ci è presentato come se non esistessero altre stanze mobilitate nella città di Roma, e anche a minor prezzo, giacché egli paga ventimila lire al mese sulle trentamila che ha di pensione. Non ha ragione per amministrarsi cosi, cioè ragioni sentimentali, di affetto, di consuetudine, legami, ricordi. ...Ladri di biciclette si reggeva su un filo, con quella mitica bicicletta insostituibile, ma c'era di mezzo un ragazzo, un legame, un dovere, per cui il protagonista agiva e non per sé. Qui il ragazzo è diventato un cane. Umberto D. è arrivato all'astrazione di quella solitudine, e senza l'aiuto di sequenze della forza della messa di beneficienza, e di tutta l'atmosfera mutevole d'una giornata romana, e quella densità di città. ...
CORRADO ALVARO, Il Mondo, 22 marzo 1952)