mercoledì 20 novembre 2019

Un leone a Culver City - Rudolph & Alla


Il mito di Valentino


La "Metro Picture Corporation" era stata fondata nel 1915 da un gruppo di distributori di film, ribellatisi al monopolio della "Motion Picture Patents Company" e passati alla produzione, sotto la presidenza di Richard Rotbland. Nel 1919 gli studios della Metro venivano acquistati da Marcus Loew, padrone di un'importante catena di sale cinematografiche, e dal suo socio Nicholas Schenck, ai quali faceva capo la "Loew's Consolidated Enterprises". La produzione della nuova " Metro " non tardò ad affermarsi sul piano anzitutto della qualità, grazie al successo di alcuni film di prestigio, il più famoso dei quali rimane senza dubbio The Four Horsemen of the Apocalypse ("I quattro cavalieri dell'Apocalisse", 1921), di Rex Ingram, tratto dal popolare romanzo di Ibanez ridotto per lo schermo da Juné Mathis. Affidato a un regista giovane e sufficientemente malleabile, il film fu soprattutto il risultato - spettacolarmente straordinario - di un considerevole sforzo produttivo, un'opera cioè che pur non recando il segno di una personalità dominante si segnalava all'attenzione della critica come il prodotto di una vasta ed affiatata collaborazione, costruito essenzialmente in funzione di un grande successo di pubblico. La risonanza del titolo e del soggetto avrebbe inoltre supplito alla mancanza di grandi nomi di "stars". The Four Horsemen fu infatti il film delle rivelazioni: lngram e la Mathis in primo luogo, che da quel momento divenivano rispettivamente un regista e una scenarista adatti a produzioni di grande impegno; Alice Terry, la protagonista femminile, promossa di punto in bianco al rango di "star "; e infine la più sensazionale di tutte - Rudolph Valentino (un oscuro attore italiano, passato fino ad allora quasi inosservato in convenzionali ruoli di  "vilain'') che con l'insolito personaggio di "Julio Desnoyers" portava sullo schermo un tipo inedito di "eroe", destinato a rivoluzionare i canoni del fascino virile allora in voga. Fra i film cui Valentino prese parte alla Metro, prima di passare alla Paramount, vi fu anche Camille (La signora dalle camelie, 1921), con Alla Nazimova, la più intellettuale e sofisticata delle attrici del tempola quale interpretò e persino produsse per la ditta alcuni film ricordati di solito per una certa quale stravaganza della loro impostazione figurativa spesso in aperta polemica con la produzione corrente: uno di questi fu The Red Lantern (1919), diretto da Albert Capellani. (continua)
Fausto Montesanti

CINEMA QUINDICINALE DI DIVULGAZIONE CINEMATOGRAFICA ANNO VII - 1954 10 NOVEMBRE 

Nella prima foto Rodolfo Valentino in The Four Horsemen of the Apocalypse (I quattro cavalieri dell'Apocalisse, 1921), di Rex Ingram; nella seconda Alla Nazimova in The Red Lantern (1919), di Albert Capellani.

Nessun commento:

Posta un commento