Per rendersi conto a che punto fosse arrivato il cinema muto
prima dell’avvento sonoro, basta assistere alla visione di due film realizzati
da Pal, Fejos sul finire degli anni 20 del secolo passato. Nei loro confronti
Nanni Moretti si rivela un ciarlatano, Martin Scorsese un razziatore di idee
altrui e Wim Wenders un pallone aerostatico. In Lonesome ( Primo amore)
del 1928 e The last performance del
1927 Pal Fejos porta le tecniche di
ripresa e montaggio e con esse del linguaggio filmico ad una svolta che ancora
oggi sbalordisce. Di più, queste possono essere considerate come opere di un regista
cinéphile, prima di Godard, amante dell’espressionismo tedesco o del cinema
americano anche per come conduce gli attori davanti l’obiettivo: in Lonesome americani, in Last Performance Conrad Veidt . Poco
soddisfatto dell’America Pal Fejos rientrò in Europa e ancora più insoddisfatto
del cinema si dedicò con successo all’antropologia lasciando a noi la sua fama
di mago dello sguardo.
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