CINECLUB MESSINA
13 Agosto 1951
'Io
gli voglio un monte di bene, e quando su che in qualche minuscolo cinema c'è RIDOLINI
vado a trovarlo per farmi quattro risate naturali. Egli è un clown del circo
equestre, ha soltanto mutato il costume
fiabesco a pagliuzze d’oro per un abito dalla
comicità operaia, ma la cipria sul volto e il segno profondo di bistro negli occhi gli sono rimasti, e PER FAR RIDERE strafà
con i suo colleghi in cappello a
cono. I suoi umani sentimenti sono cosi diafani che nessuno gli scorge; combatte
senza odiare, ama senza passione, ne busca
senza rancore; è dunque il vero pagliaccio passato dall’ arena al cinema.
Ma s'é portato dietro quel fondo magico che é dei personaggi del circo; anche
le sue bestie sono ammaestrate e il modo in cui agisce è pieno di candidi trucchi del mestiere secolare. Ridolini
è una specie di salta leone, di molla compressa, ogni volta che si tende mette
in moto un congegno. Il successo sta nella sorpresa, tutto quello che fa è inaspettato e decisivo,non ha mai un gesto
che resti a metà, e fra lui e la macchina da presa fanno a chi più corre, sicché le sue pellicole risultano vertiginose e
attanaglianti. Afferrano con la prima scena che è già a pieno dramma, tengono stretto bombardando dl
velocissimi paradossi, e lasciano
allucinati come un viaggio in tabogan.
Quando si accende la luce, ti guardi intorno e ti
sembra di aver preso terra dopo un volo
stregato ..
Ridolini pugilista (Horseshoes) 1923
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