domenica 13 settembre 2015

Дерсу Узала

OGGI


Di Dersu Uzala, il libro di Vladimir Arsenyev, si conosce meglio la trasposizione fatta nel 1975 da Akira Kurosawa che questa prima versione del 1961 diretta da Agasi Babayan. La differenza, rimarchevole, è in come i due registi affrontano il libro del viaggiatore e geografo russo. Per farla breve se il film di Kurosawa mette l’accento sul rapporto tra il capitano e la guida attraverso la taiga, Babayan si concentra sul legame tra il cacciatore indigeno e le distese dell’ Ussuri. Dersu sa che, di chiunque,  il passaggio sulla terra è breve per questo riconosce un’anima in quanto vive nella pianura e nella foresta siano essi neve, alberi o animali. Egli a differenza del Dersu del 1975 non andrà mai a vivere in città per poi fuggirne, rimarrà sino alla fine nell’ elemento che l’ha visto nascere. Questo scambio è servito bene dalla base documentaristica che è nel film: alla fine gli occhi di Vladimir Arsenyev non sono che i nostri.


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