domenica 18 gennaio 2015

Quand'ero polemico

Cineforum? Per carità!
Pubblichiamo il pezzo di Luigi Mittiga per "contribuire ad un dibattito sui circoli cinematografici cittadini”, come egli stesso afferma nella lettera con la quale lo presenta.
Assistendo, da non socio, ad un dibattito pubblico presso il Cineforum «Don Orione» che aveva come spunto il film di Miklos Jancso «Vizi Privati. pubbliche virtù» ho avuto modo di convincermi ancora di più che il «Cineforum» in quanto a basi culturali, sia in materia cinematografica che extra  ne ha pochine se non
niente del tutto.
Arrivo subito al punto.
Il conduttore del dibattito ha esordito etichettando il film «fascista›› («nel senso lato» dice
lui). Questa classificazione è: presuntuosa, arbitraria e falsa.
Presuntuosa in quanto il conduttore, di tutto il film. ha visto solo l'ultima metà del 1° 'tempo e niente più; la sua pretesa era di condurre il dibattito basandosi sulla lettura veloce e di pochi istanti prima, di alcune recensioni apparse sulle riviste di cinema.
Arbitraria perché nessun critico che abbia un minimo di preparazione, a qualunque tendenza politica appartenga, si è sognato di classificare il film «fascista» anche «nel senso lato». Anzi proprio questo film è stato una vittima del fascismo quotidiano delle Commissioni di censura e della Magistratura italiana.
Falsa perché è rivolta ad un autore tra 2 più rispettabili e coerenti, se non l'unico attualmente, che sappiano fare del cinema di idee. Tra l'altro etichettare a quel modo un film realizzato da un autore di formazione marxista mi sembra un tantino esagerato.
Ora, ogni dibattito che si svolge al Cineforum «Don Orione» è la dimostrazione proprio di quelle carenze culturali che lamentano prima e che sono alla base di quasi tutti i componenti che gestiscono il «Cineforum» (vorrei ancora ricordare i dibattiti per i film La marchesa von..., I duellanti che sono stati una vera. e propria dimostrazione di ignoranza.
Tessendo una lunga lode per quello che ha rappresentato il Cineforum in alcune stagioni passate, aggiungo anche che gli ultimi cicli sono stati uno spreco di tempo, denaro ed energia in programmi cinematografici e manifestazioni collaterali (queste ultime annunciate e mai realizzate) del tutto inutili, a discapito di
quello che poteva essere un vero circolo di cultura cinematografica.
La situazione del circoli cinematografici cittadini è penosa; ed allora è meglio che il Cineforum si rimbocchi le maniche, si svecchi dei suoi componenti che non hanno più nulla da esprimere (la stabilità del Consiglio Direttivo è paragonabile solo al trentennio di governo democristiano e qualcuno in seno a questo non
ha mai espresso niente) e cerchi di percorrere una strada nuova per il suo prestigio ed il bene dell'intera comunità.
Luigi Mittiga

Pubblicato sul settimanale Il soldo il 16 Dicembre 1978






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