La città italiana
Gli italiani hanno un incontestabile vantaggio: la città italiana, che
sia natica o moderna, è prodigiosamente fotogenica. Dai tempi dell’antichità l’urbanistica
italiana non ha smesso di essere teatrale e decorativa. La vita urbana è uno
spettacolo, una commedia dell’arte che gli italiani danno a se stessi. E anche
nei quartieri più miserabili quella specie di aggregazione corallica delle case
consente, grazie alle terrazze e ai balconi, delle grandi possibilità
spettacolari. Il cortile è un palcoscenico elisabettiano in cui lo spettacolo
si vede dal basso, in cui sono gli spettatori dei palchi a recitare la
commedia. E’ stato presentato a Venezia
un documentario poetico costituito esclusivamente da un montaggio di riprese di
cortile. Che dire allora quando le facciate teatrali dei palazzi combinano i
loro effetti d’opera con l’architettura da commedia delle case povere? Si
aggiunga a tutto questo il sole e l’assenza di nuvole ( nemico n. 1 degli
esterni )e si avrà la spiegazione della superiorità del cinema italiano per
quanto riguarda gli esterni urbani.
Il cinema italiano secondo André Bazin,
op. cit.
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