1910 - 1998
“ Quando ricevetti, nel 1951, il Gran Premio di Venezia, osservai che sarei stato più felice, e che il riconoscimento avrebbe avuto un maggior significato per me,
se fosse stato assegnato a una delle mie opere che avesse mostrato qualcosa del Giappone contemporaneo, così come Ladri
di biciclette aveva mostrato l'Italia. E nel 1959 penso ancora la stessa cosa, perché il Giappone ha
prodotto film contemporanei che valgono quello
di De Sica, pur continuando a produrre anche film storici, eccellenti e no,
e che sono in gran parte tutto ciò che
l’Occidente ha visto e continua a vedere
del cinema giapponese”.