Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
lunedì 16 maggio 2016
Clara Bow attrice del parlante
Le disavventure amorose di Claretta
Il fidanzamento di Clara Bow, l’attrice dalle curve molli,
radiante l’ " It ” che l‘ha resa
famosa, con l'attore Harry Bichman, é stato rotto, a quanto si asserisce in
ambienti bene informati.
La stessa rottura fu minacciata tempo fa e Clara al pensiero
di dover perdere il son Harry, inscenò a quanto si disse, un vero suicidio
fuori scena.
Poi la faccenda si accomodò. Clara portò a New York il suo “
It “ e Harry recandosi a riceverla,
le offri come pegno di pace, una meravigliosa “ lsotta Fraschini “ nella quale
si proponevano di compiere l’imminente viaggio di nozze.
L’attrice posò col suo Harry per mille e una fotografia non
lesinando il suo famoso sorriso travolgente e le incitanti fossette delle
guance e delle ginocchia.
La felicità della stella fu di breve durata, poiché,
ripetiamo, a quanto si dice, il suo Harry sta per metterla definitivamente da
parte.
Sembra che l’attore, spinto da uno scetticismo mostruoso ad
onta delle tante dimostrazioni d’amore e del presunto tentato suicidio
dell’amante, le abbia messo alle costole due “ detectives “ privati i cui
segreti rapporti lo indurrebbero a rompere il fidanzamento.
Richman nega d’aver incaricato dei “ detectives “di spiare
l’irresistibile Clara; ma ammette d’aver data tale incarico alla cameriera di
lei.
Secondo un'altra versione, il fidanzamento sarebbe stato
rotto perché una nuova scrittura dell‘attrice con la Paramount porta la clausola
ch’ella non deve maritarsi. (1).
(1) Secondo corrispondenze da Hollywood, invece, la Paramount non avrebbe più rinnovato il contratto con l’attrice per il semplice motivo
ch’ella non possiede le qualità occorrenti per essere attrice del “ parlante “.
Cine sorriso
illustrato, 13 Aprile 1930, ANNO VI – N. 15
domenica 15 maggio 2016
Sartana, Sabata e ... Lardani
Per approntare questo "prossimamente qui" per il film del 1970 di Giuliano Carmineo noto anche come Anthony Ascot, Iginio Lardani ha saccheggiato tutto il suo curiculum, pardon, la sua filmografia, accreditata e non, per chi riesce a individuarlo vi compare anche Giuliano Gemma. La Panta Cinematografica a Messina era un'esclusività del cinema Odeon sul viale San Martino, le proiezioni cominciavano alle 10,30 antimeridiane e costavano 500 lire di quel tempo.
giovedì 12 maggio 2016
Ragazze in uniforme
Qui ormai è arrivato il freddo.
E parecchio anche.
Siamo contenti di sapere
che almeno tu stai bene.
Ti scrivo questa lettera
per farti sapere che tua madre
ha preso l'influenza.
Per diversi giorni
ha avuto la febbre
e questo l'ha molto indebolita.
Avevo pensato di chiamarti
per chiederti di venire a casa
almeno per qualche giorno,
per prenderti cura di tua madre.
Ma lei non ha voluto. Si è
preoccupata per il fatto che questo
è un periodo particolare
per tutte voi.
Dal momento
che state lavorando molto,
per aumentare la produzione.
E inoltre, tu hai delle
responsabilità come caposquadra.
Per questo,
nonostante le sue condizioni,
tua madre si ostina a dire
che non devi tornare a casa.
Che non devi lasciarti condizionare
dal sentimento
ma ti devi impegnare esclusivamente
nella tua missione.
E anch'io sono d'accordo con lei.
Così ti ho scritto,
giusto per metterti al corrente.
Ti siamo vicino con il pensiero,
con il nostro cuore,
con tutto il nostro affetto,
e vorremmo farti sentire
tutto il nostro incoraggiamento.
Sicuramente farà freddo anche lì,
mi raccomando, misura le tue forze,
e copriti bene.
Stai attenta alla salute.
mercoledì 11 maggio 2016
Registi in libertà
ANCHE PER I REGISTI
ITALIANI UN ANNO DI LAVORO IN LIBERTA’
L’ESTATE VIOLENTA
C'è però una considerazione interessante da fare, circa il film La Titanus lo ha accettato così come è, senza forzarmi la mano in nulla, disposta a correre certi rischi che non sono poi tanto lievi.
E' un sintomo molto importante, perché significa un ritorno alla fiducia nelle idee contro le formule e un tentativo di battere strade nuove lontane dalla sicurezza del conformismo. E' importante perché questo coraggio non è mecenatismo, ma disegno industriale: finalmente anche i produttori sembrano aver capito che senza un rischio o una decisione audace non sarebbero nati i missili, i reattori, e i manoscritti di James Joyce ammuffirebbero in un cassetto.
Questo discorso è generale perché so di non essere l'eccezione fortunata: quest’anno, alla Titanus e altrove, i registi saranno liberi di esprimersi; sono tutti impegnati in opere ideate da loro, volute da loro, difese e imposte da loro. Una «nouvelle vogue» non legata a miracolismi, a età, a scandali.
Ovviamente le nostre responsabilità sono aumentate in proporzione geometrica. Guai se a questa posizione produttiva dovesse corrispondere un insuccesso, o un successo solamente parziale, o un riconoscimento di élites.
Questo discorso è generale perché so di non essere l'eccezione fortunata: quest’anno, alla Titanus e altrove, i registi saranno liberi di esprimersi; sono tutti impegnati in opere ideate da loro, volute da loro, difese e imposte da loro. Una «nouvelle vogue» non legata a miracolismi, a età, a scandali.
Ovviamente le nostre responsabilità sono aumentate in proporzione geometrica. Guai se a questa posizione produttiva dovesse corrispondere un insuccesso, o un successo solamente parziale, o un riconoscimento di élites.
Non arrivo a dire che presupposto della validità di un film sia il suo
risultato commerciale, ma sostengo
che un'opera pensata e realizzata con sincerità ed amore trova sempre
il suo pubblico e i suoi riconoscimenti.
Potrà non avvenire in patria, poiché «nemo est propheta ››; potra non
avvenire subito, poiché spesso il valore di un film sta proprio nella ma forza
di anticipo sui tempi; potrà avvenire con lenta e sottile penetrazione e non di
schianto, poiché il pubblico è restio, recalcitrante, va un po' preso e guidato
a riconoscere i valori meno evidenti... Ma avviene. Avviene sempre.
Cosi tocca a noi. Dato però che riconosciamo sempre cosi scarsi meriti
al nostri produttori mi sembra giusto
sottolineare come questa volta non abbiano contrastato questo sforzo di
rinnovamento ma si siano allineati anche ai tentativi più nuovi e coraggiosi.
VALERIO ZURUNI
LA FIERA DEL CINEMA, giugno 1959, numero unico
Valerio Zurlini
1926 - 1982
martedì 10 maggio 2016
martedì 3 maggio 2016
Terra senza scampo
Tutto quello che rimane di Terra senza tempo (1950) di Silvestro Prestifilippo sono le poche
immagini immesse nel Tube da un appassionato cultore di proiettori 8, super 8 e
16mm. Il film fu girato nell’area grecanica reggina, tra Pentedattilo, Chorio e
Condofuri. Silvestro Prestifilippo era uno che amava profondamente il sud, tant’è
che ad ogni suo allontanamento faceva seguito un repentino ritorno con nuove dimore.
Nel mondo del cinema egli fece una breve incursione, oltre il citato film
realizzò Carne inquieta (1952) tatto
da Leonida Repaci con Raf Vallone e Marina Berti. Questi lavori messi a
confronto con quelli di altri scrittori-registi, uno su tutti il Curzio
Malaparte de Il Cristo proibito
(1951), o con quelli contemporanei di un sudista come Pietro Germi, non ne
ricavano un apprezzamento duraturo mercé la poca valutazione al momento del
loro apparire. Noi però scorgiamo una documentazione visiva sullo stato dei
luoghi dove i film vennero catturati e questo basta a ricreare quel mondo
perduto per sempre.
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