Tutto quello che rimane di Terra senza tempo (1950) di Silvestro Prestifilippo sono le poche
immagini immesse nel Tube da un appassionato cultore di proiettori 8, super 8 e
16mm. Il film fu girato nell’area grecanica reggina, tra Pentedattilo, Chorio e
Condofuri. Silvestro Prestifilippo era uno che amava profondamente il sud, tant’è
che ad ogni suo allontanamento faceva seguito un repentino ritorno con nuove dimore.
Nel mondo del cinema egli fece una breve incursione, oltre il citato film
realizzò Carne inquieta (1952) tatto
da Leonida Repaci con Raf Vallone e Marina Berti. Questi lavori messi a
confronto con quelli di altri scrittori-registi, uno su tutti il Curzio
Malaparte de Il Cristo proibito
(1951), o con quelli contemporanei di un sudista come Pietro Germi, non ne
ricavano un apprezzamento duraturo mercé la poca valutazione al momento del
loro apparire. Noi però scorgiamo una documentazione visiva sullo stato dei
luoghi dove i film vennero catturati e questo basta a ricreare quel mondo
perduto per sempre.
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