OGGI
al Circolo di Cultura Cinematografica " Yasujiro Ozu "
Tuo per sempre, 1927
Di Tuo per sempre, 1927, così scriveva l’allora giovane critico Luis Buñuel: “ Asepsia, disinfezione. Liberi dalla tradizione, i nostri sguardi si rinvigoriscono nel mondo giovanile e
concreto di Buster, grande specialista contro ogni infezione sentimentale. Il
film è bello come una stanza da bagno,
ha la vitalità di una Hispano. Buster non
cercherà mai di farci piangere, perché sa che le lacrime facili spariscono
presto. E non è neanche il comico che
vuol farci ridere a squarciagola. Ma
neanche per un attimo smettiamo di
sorridere, non di lui, ma di noi
stessi, del sorriso della salute e
della forza olimpica. L’espressione di Buster è, per fare un
esempio, modesta come quella d'una bottiglia: benché, attraverso la pista
tonda e chiara delle sue pupille
piroetti la sua anima asettica. Ma la bottiglia e il volto di Buster hanno punti di vista infiniti. S’è voluto credere all’ inferiorità di
Buster, l’antivirtuoso, in rapporto a Chaplin,
mentre noi consideriamo come una virtù
che Keaton arrivi al comico grazie a
un’armonia diretta con gli oggetti, le situazioni, e gli altri mezzi di realizzazione “.