Il compagno Sadoul bolla Joe May (all’anagrafe Joseph Mandel) come
vecchio praticante ed il suo film Asfalto
(Asphalt) del 1928 lo tratta con la
sufficienza degna del suo compare Aristarco. Non meno dura nei suoi confronti
fu Lotte H. Heisner nel suo Schermo
demoniaco. Oggi, dopo il crollo delle ideologie che sostenevano quel tipo
di critica, ugualmente le consorelle di segno contrario, e l’avvento per mezzo
del web di un nuovo tipo di fruizione,
Asfalto è un’opera da mettere a fianco con quelle più conosciute di F. W.
Murnau e Fritz Lang. Asfalto è un
film espressionista,l’angolazione delle luci e le prove attoriali degnano il
film di Joe May del più ossequioso rispetto.
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