OGGI
Warren Oates è un loser sulla
scia dei precedenti che costellano la filmografia di Sam Peckinpah. Vivacchia
in Messico City cantando in locali per turisti americani che offrono di tutto:
tequila, birra Corona e donne. E’ infantilmente innamorato di una cantante poco
chiara e molto ambigua che non si fa scrupoli di raggirarlo in ogni occasione.
Il caso offre a Warren di uscire fuori dalla melma. Gli arriva sottoforma di
una testa che guarda caso era sulle spalle di un amante della sua, creduta,
donna: Alfredo (Al) Garcia. In molti cercano Al reo di aver messo in stato di
gravidanza la figlia di un boss messicano con il volto di Emilio El Indio
Fernandez. Riuscito ad impossessarsi della testa di Alfredo, ormai ricercata
pure dalle mosche, Warren vuole conoscere chi paga e perché. Nel frattempo Al è
diventato anche un rivale con cui fare i conti per via della poco chiara donna.
In questa occasione Sam Peckinpah si trasferisce totalmente in Messico,
lo aveva preceduto poco tempo addietro anche Don Siegel per girarvi Two Mules for Sister Sara ( Gli avvoltoi
hanno fame). In Messico Peckinpah si avvale del lavoro di Alex Phillips Jr
per catturare al meglio il retroterra rurale ma anche della presenza di due
nomi che hanno contribuito a fondare il cinema nazionale messicano: il nominato
Indio e Chano Urueta. Il film lo si può prendere come un’elegia di quel cinema
come di un paesaggio ormai al tramonto e a Peckinpah si affiancherà negli anni
anche Cormac Mc Carthy con la sua trilogia letteraria.
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