domenica 22 novembre 2020

PIU CHE NEOREALISMO


Qui non si tratta più di neorealismo. Il tema che si è dato De Santis lo supera, richiede invenzione, tanto
più che l’ispirazione del regista ha un’esigenza di narrazione del più alto ordine letterario. Difatti ha toccato il punto col personaggio interpretato da Carla Del Poggio, che apparirebbe la chiave della narrazione. Ogni atteggiamento di questa attrice, i suoi caratteri, quel tanto di astratto che ella ha nella fisionomia, fanno pensare che un più approfondito personaggio ella lo avrebbe portato bene avanti. Giacché la scala è crollata per il pigia pigia provocato da lei che è passata avanti a tutte le altre, ella si sente colpevole della catastrofe e della morte di una vittima. Qualcuno del pubblico trova esagerata la preoccupazione e l’ossessione di lei, ma forse perché lo stesso autore non ha approfondito meglio la crisi di questo personaggio. Egli aveva già fatto il salto, oltre il reale ma in una realtà più vasta e profonda e significava: la colpa della società assunta morbosamente da un`innocente e da una debole che si è salvata proprio perché ha usato del suo istinto di difesa. In mancanza di un personaggio, dopo che nella prima parte il personaggio era stato il coro delle ragazze, la seconda parte del film si contenta di una descrizione d'ambiente di ospedale, piuttosto trita, per arrivare a un dubbio effetto: la rivolta delle ragazze ricoverate che, oltre a tutto, devono anche pagare la degenza. Ed è qui che si spunta in una battuta di spirito la polemica, per tornare poi vigorosa nell'inchiesta che fa il commissario di polizia il quale non riesce a definire un colpevole della catastrofe, un colpevole legale, perché d'una colpa più vasta e generale è convinto anche se tace.
CORRADO ALVARO, Il Mondo, 15 marzo1952
In apertura Carla Del Poggio in Roma ore 11, 1952

giovedì 19 novembre 2020

Humanity or mortality?


How do you show a man his humanity?
You remind him of his mortality.

Come mostri a un uomo la sua umanità?
Gli ricordi la sua mortalità.
Steven Soderbergh, High Flying Bird, 2019

martedì 17 novembre 2020

Young Nellone



 Nello Pazzafini
1934 - 1996
Sergio Leone, Il colosso di Rodi, 1961

lunedì 16 novembre 2020

Господ Петрунија


A crowd cannot have an opinion. It's a herd.
Una folla non può avere un'opinione. E' una mandria.
Teona Strugar Mitevska, GOSPOD POSTOI, IMETO I' E PETRUNIJA (Dio esiste il suo nome è Petrunija), 2019

domenica 15 novembre 2020

The power and blessing of the universe

 


"We were given birth by the power and blessing of the universe.
Our bodies are composed of our parents' affection and suffering.
Folded in the hands of an eternal guardian, and with pride and duty, we grow up each day.
Foster welfare and pure mind to do good for our houses and country."

"Siamo nati grazie al potere e alla grazia dell'universo.
I nostri corpi hanno assorbito l'amore e la sofferenza dei nostri genitori.
Sotto la protezione dell'eterno guardiano ... con orgoglio e responsabilità cresciamo giorno dopo giorno.
Rafforziamo la nostra nobiltà e nostra purezza dei pensieri ... per il bene della nostra casa e del nostro paese."
Hiroshi Shimizu, Mikaheri No Tou (Introspection Tower), 1941


giovedì 12 novembre 2020

La vespa & the midwife





Jean Negulesco, Angie Dickinson, Jessica, 1961
Music: Mario Nascimbene
set in Forza d'Agro (ME), Sicily.


mercoledì 11 novembre 2020

Fogazzariani d'autore


Procede alacremente la preparazione del film Malombra, tratto dal romanzo di Antonio Fogazzaro e prodotto dalla Lux con la regia di Mario Soldati. Sono state già girate, sotto la neve. Le scene dell’arrivo di Marina, la cui complessa figura è interpretata da Isa Miranda, alla Villa dove si svolge il racconto e dove avverranno anche, quasi interamente, le riprese del film.
Mario Soldati, che dopo il successo di Piccolo mondo antico è giustamente considerato come il regista fogazzariano per eccellenza, dopo aver ultimato il lungo lavoro di sceneggiatura insieme a Mario Bonfantini_ Ettore Margadonna e Tino Richelmy, si è dedicato con tutto il suo più appassionato e diligente lavoro preparatorio e alla scelta degli attori minori.
Accanto a Isa Miranda figureranno Iradema Dilian, nella parte di Edith; Andrea Checchi in quella di Corrado Silla; Nino Crisman che sarò Nepo Salvador; Gualtiero Tumiati, il Conte Cesare; Giacinto Molteni Steinegge; Ada Dondini, Fosca Salvador; Fanny Marchìò, Donna Giulia; Doretta Sestan, Fanny; Enzo Biliotti, Vezza; Nando Tamberlani, Don Innocenzo.
Il direttore di produzione Dino De Laurentis si è nuovamente recato a Como e sui luoghi dove avverranno le riprese, predisponendo tutta l’organizzazione affinché, nonostante le attuali difficoltà, il lavora possa procedere nel modo migliore. Tutto è stato minutamente e tempestivamente studiato onde assicurare alla lavorazione un ritmo di assoluta regolarità. E di ciò va data meritata lode agli elementi preposti all’organizzazione di questo film, che sarà uno dei più impegnativi e importanti della annata e al contributo delle autorità di Como. E al riguarda vogliamo citare i nomi del comm. Aliverti, commissario prefettizio, del dott. Milello, dell'Unione industriali e degli ingegneri Monacelli e Nessi della “Comacina” che hanno dimostrato la maggior comprensione verso i realizzatori del film, prodigandosi simpaticamente con incoraggiamenti ed aiuti.
Aggiungiamo a complemento di queste prime notizie, altri dati sui collaboratori del film: collaboratore alla regia sarà Guglielmo degli Alberti; Ispettore di produzione, Umberto Bompani; Segretario di produzione, Gianni Montrasio; Operatore, Massimo Terzano; Architetto e Scenografo, Gastone Medin; Costumista, Maria De Matteis.
film SETTIMANALE DI CINEMATOGRAFO TEATRO E RADIO ANNO V N. 12 21 MARZO 1942 XX

In apertura Mario Soldati, Dino Delaurentis e Massimo Terzani sul set di Malombra, 1942