Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
giovedì 6 agosto 2020
mercoledì 5 agosto 2020
La seconda vita dell'attore
In ognuno che esercita un'arte si opera una deformazione
professionale che è tanto più forte quanto più è raggiunta una personalità.
Cosi avviene allo scrittore di proporsi di continuo problemi generali, storici,
di costume, di morale; al pittore di scorgere il mondo come un insieme di
volumi e di atteggiamenti trovando in essi i sostegni della sua concezione
della vita e dell'arte; allo scultore di fondarsi su una certa qualità di forza
fisica, e quasi bruta che lo soccorre nella sua lotta con la materia.
Negli artisti del cinema, per il fatto di procacciarsi una
popolarità per mezzo della finzione e d'una finzione che ha bisogno di infiniti collaboratori, si nota un carattere
continuamente sospeso a cause esteriori che essi non sono in grado di provocare
né di dominare: dipendono essi dal direttore di produzione, dal regista, dall'operatore,
dal truccatore, dal vestiarista, dall'uomo del montaggio, dall'ufficio
pubblicità. Sono come bambini che hanno bisogno dei grandi. Solo che questi
bambini del cinema non cresceranno mai e avranno sempre bisogno di qualcuno che
fabbrichi la loro gloria. Gli attori del cinema sono del semplice materiale di
cui si serve un creatore e un inventore di drammi e di emozioni.
Si accorre verso questo impresario di emozioni come verso
qualcuno capace di dare una seconda vita e le miracolose parole per cui ci si trasforma in un’apparizione.
Avendone avuto il sospetto, interrogai una volta varie attrici che lavoravano a un film. Quasi tutte mi
confessarono di subire durante il lavoro un trasporto istintivo verso il maestro
di scena nel momento stesso in cui si trovavano sotto il suo potere. Quasi
sempre in questi momenti il maestro di scena dà del tu, quasi sempre
l'ubbidienza o la riluttanza dell'attrice ha qualcosa della sottomissione o del
capriccio amoroso; sempre si stabilisce un rapporto d'un erotismo tutto speciale
tra il creatore e la creatura, e uno vince e l'altro si sottomette. Questa trasformazione
è uno dei momenti più interessanti del lavoro cinematografico e contiene una
certa parte di mistero, come in ogni operazione creativa.
Film D'OGGI Anno 1 - n. 1 - 9 giugno 1945
In apertura Alida Valli sulla copertina di FILM, 14 marzo 1942 XX
sabato 25 luglio 2020
Incubo, una sorpresa dietro l'altra
Incubo
di Tim Whelan
Un esperto di produzione americana invitato qualche
tempo fa a parlare ai soci dell' Associazione Culturale Cinematografica diceva che il costo più basso di
un film in America è di 20.000 dollari e che di questi film, realizzati nel
giro di una settimana, se ne producono molti a Hollywood soprattutto per il mercato interno.
Ebbene, io confesso la mia debolezza
per i film di 20.000 dollari che in maggior parte poi sono quelli di cow-boys, con Ken Maynard, con John Wayne, per intenderci.
Incubo è certamente uno di
questi film da 20.000 dollari. E' concepito con la tecnica dei western. La stessa ingenuità,
lo stesso calore infantile, ma anche un senso preciso ed innato dello spettacolo
cinematografico: una sorpresa dietro l'altra, inseguimenti, rapine, eccetera.
In tal senso, Incubo non è tutto da
buttar via. C'è
l'apparizione di un morto in una stanza, una gita notturna in a automobile su una
grande autostrada, alcuni esterni di carta pesta, ma veri. Tutte scene che, ripeto, non sono
da buttar via.
Diana Barrymore, la protagonista femminile, è la figlia del grande John. Ma è priva di qualsiasi
requisito: tra l'altro è anche brutta e poco fotogenica.
Brian Donlevy è una nostra vecchia conoscenza. Ha sostenuto sempre ruoli gangster e di cattivo. Forse per questo,
anche in Incubo, nonostante che sostenga un ruolo diverso, si
muove e recita ancora legato ai suoi soliti schemi.
GIUSEPPE DE SANTIS*
Film D'OGGI Anno 1 - n. 1 - 9 giugno 1945
* Giuseppe De Santis (1917 –1997) è stato un regista, sceneggiatore, critico cinematografico noto per aver diretto tra gli altri Caccia tragica, 1947, Riso amaro, 1949, Roma ore 11, 1952.
domenica 19 luglio 2020
Punishment Park
“I suspect
that Watkins cautionary fable is really a wildly sincere desire to find his
own ultimate punishment”. The New York Times
1970. THE WAR in Vietnam is escalating. President Nixon
has decided on a secret bombing campaign of Cambodia. There is massive public
protest in the United States and elsewhere. Nixon declares a state of national
emergency, and - we presuppose in the film - activates the 1950 Internal
Security Act (the McCarran Act), which authorizes Federal authorities, without
reference to Congress, to detain persons judged to be “a risk to internal
security”.
.................
Judge: Are you familiar with Saint Thomas
Aquinas?
James Arthur
Kohler. Pacifist. Age 20: Yes, I am.
Judge: I think he had this to say about a
just war.
He laid down a proviso
for a just war, he said this: That war must be decided upon legitimate
authority and, secondly, that its objective must be to vindicate justice and
that, thirdly, it must be waged with a just intent.
This was during the 12th
Century, before this present time.
He understood what a
just war meant.
Can't you understand
that the policy in Indochina is even justified by a 12th Century philosopher?
James Arthur Kohler: Those provisos came from Saint
Augustine originally, and Saint Augustine had a fourth proviso which shows
the total absurdity of
considering any war just:
That a war must be
waged under the control of a loving disposition, that no man is fit to inflict
punishment
until he has banished hate
from his heart.
Giudice: Ha letto San Tommaso d'Aquino?
James Arthur Kohler. Pacifista. Età, 20 anni: Si.
Giudice: Ha scritto ciò su
una guerra giusta.
Ha messo queste condizioni a una guerra giusta: Innanzi tutto,
un'autorità legittima deve deciderne.
secondo: il suo obiettivo deve essere difendere la giustizia, e terzo, deve
muoversi con un'intenzione giusta.
Lo ha scritto nel XII° secolo prima della nostra epoca.
Sapeva cos'era una guerra giusta.
Non capite che la nostra politica in Indocina è persino giustificata da
un filosofo del XII° secolo.
James Arthur Kohler: E' Sant'Agostino che, per primo, ha messo
questa condizione.
Ma dimostrava in seguito l'assurdità della possibilità di una guerra
giusta.
Per lui, la guerra deve essere condotta con un cuore pieno d'amore, nessun
uomo può infliggere punizioni prima d'aver bandito l'odio dal suo cuore.
Peter Watkins, Punishment Park, 1970
mercoledì 8 luglio 2020
domenica 5 luglio 2020
Blood, lies & sadness
The point is the cardiologist can see it coming, the heart attack, from the tests.
lt's in the blood.
But Who can see the lies? Or the past, or the sadness?
Il punto è che un cardiologo è in grado di prevedere un infarto dalle analisi.
E’ nel sangue.
Ma chi vede le bugie? O il passato, o l'infelicità?
mercoledì 1 luglio 2020
Miracoli da comparse
CORRADO ALVARO, Cinema nel marzo 1937
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