sabato 25 luglio 2020

Incubo, una sorpresa dietro l'altra


Incubo
di Tim Whelan

Un esperto di produzione americana invitato qualche tempo fa a parlare ai soci dell' Associazione Culturale Cinematografica diceva che il costo più basso di un film in America è di 20.000 dollari e che di questi film, realizzati nel giro di una settimana, se ne producono molti a Hollywood soprattutto per il mercato interno. Ebbene, io confesso la mia debolezza per i film di 20.000 dollari che in maggior parte poi sono quelli di cow-boys, con Ken Maynard, con John Wayne, per intenderci. 
Incubo è certamente uno di questi film da 20.000 dollari. E' concepito con la tecnica dei western. La stessa ingenuità, lo stesso calore infantile, ma anche un senso preciso ed innato dello spettacolo cinematografico: una sorpresa dietro l'altra, inseguimenti, rapine, eccetera. In tal senso, Incubo non è tutto da buttar via. C'è l'apparizione di un morto in una stanza, una gita notturna in a automobile su una grande autostrada, alcuni esterni di carta pesta, ma veri. Tutte scene che, ripeto, non sono da buttar via.
Diana Barrymore, la protagonista femminile, è la figlia del grande John. Ma è priva di qualsiasi requisito: tra l'altro è anche brutta e poco fotogenica.
Brian Donlevy è una nostra vecchia conoscenza. Ha sostenuto sempre ruoli gangster e di cattivo. Forse per questo, anche in Incubo, nonostante che sostenga un ruolo diverso, si muove e recita ancora legato ai suoi soliti schemi.
GIUSEPPE DE SANTIS*
Film D'OGGI Anno 1 - n. 1 - 9 giugno 1945

* Giuseppe De Santis (1917 –1997) è stato un regista, sceneggiatore, critico cinematografico noto per aver diretto tra gli altri Caccia tragica, 1947, Riso amaro, 1949, Roma ore 11, 1952.


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