UN’ATTRICE CHE ATTENDE FIDUCIOSA L’ORA
FATALE
I sogni si avverano
per Giovanna Ralli
Dal teatro al cinema con crescente
successo – Aspetta il matrimonio
Insomma, questa giovane attrice che ha soli vent'anni
può già vantare una buona notorietà in Italia e all'estero, chiacchiera
volentieri e non attende che le si facciano molte domande. Ricordate la romana
alquanto sbarazzina di «Villa Borghese» accanto a -De Sica? Bene, fu appunto
con quella interpretazione che Giovanna si guadagnò definitivamente del
pubblico, ma non fu quello il suo primo film.
L'esordio sullo schermo, infatti, avvenne quando era appena una
ragazzina quattordicenne con la serie della «Famiglia Passaguai» in cui
sostenne il ruolo della figlia di quella coppia mattacchiona che rispondeva ai
nomi di Ave Ninchi e Aldo Fabrizi. In seguito fu chiamata in Francia dal noto
regista Christian Jacques che le affidò una parte di rilievo in «Madamè
Bovary». Tra i suoi ultimi film si ricordano particolarmente «Le signorine
dello 04» e «Le ragazze di San Frediano», attraverso i quali il suo
«personaggio» di ragazza ingenua e bella, credulona e sognatrice, si è imposto
all’attenzione della critica del pubblico come una delle migliori promesse del
nostro cinema.
I genitori di Giovanna Rulli che in un primo tempo non
volevano assolutamente permetterle la carriera artistica, si sono ormai
ricreduti, ma vorrebbero che si sposasse e desse loro di nipotini. Questo però
è un aspetto della vita cui Giovanna per il momento non può pensare.
«Bisognerebbe che avessi un pò più di tempo libero - ella dice – ma il lavoro
non me lo permette. Anche in queste ultime settimane sono stata molto occupata
perché «Un eroe dei nostri tempi» con Alberto Sordi e Franca Valeri, mi ha
tenuta costantemente impegnata, costringendomi a rinviare la
soluzione di quello che i miei genitori definiscono «il problema».
Diretta da Monicelli, Giovanna ha ritrovato ii suo
abituale personaggio: ragazza del popolo, commessa di un parrucchiere per
signora e fidanzata di un giovane disoccupato, per aiutare il quale sfrutta la
simpatia che nutre, per lei Alberto Sordi, il quale le dà ad intendere di
essere «dottore» e capoufficio. Giovanna rappresenta, il tipo di ragazza che
ogni uomo ha incontrato almeno una volta in vita sua. «Marcella - afferma
Giovanna Ralli - è una ragazza bella, dolce, un tantino sguaiata, innamorata e
pronta a sacrificare tutto al suo uomo. E' un ruolo che mi piace più d'ogni
altro, e spero di renderlo al massimo».
Le prime esperienze artistiche di Giovanna risalgono
al teatro, in quanto 'prima di debuttare nel cinema recitò alcuni mesi nella
Compagnia di Peppino De Filippo, i cui insegnamenti -- ella dice - le si
dimostrarono oltremodo preziosi.
Giovanna è ormai un'attrice che sa quello che vuole.
Preferisce i ruoli brillanti perché vi si, trova perfettamente a suo agio, ma
anche perché interpretandoli, si diverte: «Ritengo che il miglior segreto di
un'attrice, sia appunto quello di vivere la pro pria parte, cercando di
renderne anche le più riposte sfumature.
D'altra parte è evidente che il soggetto del film deve piacere, anche
sotto questo aspetto sono molto soddisfatta per «Un eroe dei nostri tempi», nel
quale accanto ad Alberto Sordi, divento protagonista di una singolare vicenda. Il
film narra la storia di un giovanotto, impiegato in una fabbrica di cappelli. La
sua vita, apparentemente tranquilla e monotona, si svolge sotto il segno della
paura; la paura di mettersi nei pasticci con ragazza che ama, Marcella, perché
è minorenne; paura di trovarsi coinvolto in guai immaginari. Tutti i suoi gesti
sono dettati dalla preoccupazione di non compromettersi, e quindi non ha mai il
coraggio di affrontare alcuna difficoltà. Naturalmente egli tenta di nascondere
la sua inettitudine e la viltà che lo distinguono
ostentando una certa superbia, ma proprio per quel suo morboso timore di
trovarsi - come egli dice -- «incastrato» in grossi guai, finirà con l'esservi
coinvolto veramente, attraverso tutto un susseguirsi di imprevedibili vicende, sottolineata dalla comicità
dello stesso Sordi nelle vesti del povero impiegato Menichetti».
Sugli ammiratori di Giovanna Ralli, uno scrittore
umoristico potrebbe ispirarsi, per scrivere un volumetto molto curioso. Dal
timido e giovane poeta romano che, ogni mese le manda pochi versi a lei
dedicati, ad alcuni focosi siciliani che le inviano continuamente cassette di
arance e bottiglie di marsala, dal pingue ed anziano industriale milanese che le ha proposto di
sposarla, allo studente liceale di Trieste che le ha suggerito per iscritto una romantica fuga in
un'isola dei mari della Sonda! Nel frattempo, in attesa che giunga anche per
lei l'ora fatale del matrimonio, Giovanna non si monta la testa e lavora sodo.
Piero
Prossenda GAZZETTA DEL SUD, Mercoledì 20 aprile 1957