giovedì 22 marzo 2018

Film di Gangster - The secret six

Di fatto « gangsters ›› e « outlaws » costituivano nella fantasia popolare dell'epoca una stessa famiglia che si ricollegava a tutti gli altri personaggi del folclore americano, Daniel Boone, Paul Bunyan in coppia con Babe, il leggendario bue azzurro, Rio Grande Hoberit e John Henry armato del suo formidabile martello, una famiglia che comprende uccisori di draghi, liberatori di vergini perseguitate, espropriatori di ricchi prepotenti. Così i « gangsters ›› erano oggetto di richieste di autografi come i più famosi divi dello schermo e due giovani del mondo rapinarono e uccisero un loro amico soltanto per provare a se' stessi la propria volontà di potenza [si tratta del famoso assassinio Leopold - Loeb descritto nel film Compulsion di Richard Fleischer e cui allude esplicitamente The Rope di Altred Hitchcock). Del 1931 sono Public Enemy (Nemico pubblico) di William A. Wellman, The Secret Six di George Hill e City Streets (Vie della città) di Rouben Mamoulian, del 1932 Scarface: Shame of a Nation di Howard Hawks e The Hatchet Man di William A. Wellman, ambientato quest'ultimo nel quartiere cinese di San Francisco, segno che sin da i suoi albori il film « noir ›› dispone di grande versatilità e capacità di trasformismo, pur essendo giocato sugli stessi terni, archetipi e convenzioni. La sequenza di apertura di The Secret Six, ingiustamente il meno noto di tutti i film citati, ne riassume il tono generale. Dopo aver compiuto varie panoramiche sui recinti per il bestiame degli sterminati mattatoi di Chicago,gli « abattoirs ›› si sono sempre posti come immagine privilegiata dei meccanismi divoranti della società, dall'« Assommoir » di Emilio Zola, Sciopero di S.M. Ejzeinštejin, La hora de los hornos di Fernando Solanas e Octavío Getino ai recentissimi Slaughter-house n. 5 di George Roy Hill - da non confondersi con l'Hill autore di The Secret Six - e Arma da taglio di Michael Fitchie), la macchina da presa va a soffermarsi su « Slaughter-house » (Mattatoio) Scorpio [Wallace Beery], intento a spezzettare teschi di manzo con esperti colpi di martello. Andatosene dai mattatoi Scorpio incontra lo sfregiato Johnny Mack Brown e si reca con lui in un caffè. Una volta qui si mette ad occhieggiare la paffuta, pallida biondona di Brown, senza perdere nemmeno una parola di questo ultimo circa il suo ruolo di preminenza nel mondo del crimine organizzato, e decide di entrare a far parte della banda. Questo non è che l'inizio di una carriera folgorante che lo condurrà a diventare il «più importante capobanda della città e a spadroneggiarvi sopra finché un comitato di vigilanza, « The Secret Six ›› del titolo, non dissimile da quello consacrato dagli annali dei « roaring twenties ›› e costituito dai famosi « intoccabili », non riuscirà ad annientarlo con l`aiuto di un giornalista castigatore dei costumi (Clark Gable). L’intreccio del film è diviso in due parti: una storia d'amore tra Clark Gable e Jean Harlow complicata dal loro coinvolgimento nel mondo del crimine e una requisitoria contro l'apatia e il quietismo morale dell'opinione pubblica nei confronti di « racketeers ››, « killers ›› e « bad boys ». L`interesse del regista verso la storia d'amore è solo saltuario: Hill preferisce concentrarsi sui metodi del contrabbando di alcoolici e analizzare la cancrena sociale che questo abbevera e alimenta. The Secret Six è forse il meno romantico dei melodrammi sul mondo del crimine degli anni trenta. I sordidi ambienti che i vari personaggi frequentano e la luce scarna che l`operatore Harold Wenstrom fa spiovere su di loro li fanno apparire come esseri esangui, lemuri e larve. La distilleria clandestina, che convenzionalmente i film di « gangsters › mostrano come un`efficiente e corroborante installazione che dispensa whisky come se fosse plasma, è invece nel film di Hill un macchinario arcano dissimulato in una putirida cantina, i cui alambicchi pippolanti sono sorvegliati da un sordomuto (il che illustra magistralmente il trapasso compiuto dall'orrore della tradizione gotica e fantastica all`orrore sociale e secolarizzato). Per intensificare questa atmosfera Hill si serve di ambienti sempre angusti e sovraffollati, in modo da trasmettere un senso di crescente claustrofobia, e invece di un suggestivo commento musicale il film è percorso da un flusso continuo di suoni attinti dalla realtà: clacson, voci, automobili, passi, ecc. Notevole è il finale: sopra la parola « fine ›› non si ha musica ma il suono della voce di uno strillone che annunciala fine del regno di Scorpio. (continua)
Franco Ferrini, I GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾ 

mercoledì 21 marzo 2018

Nineteen Eighty Five


Riprese e foto di A. Crisafulli e L. Mittiga realizzate al Teatro Greco di Taormina nel luglio 1985 in occasione della consegna dei Nastri d'Argento.
Ester Williams, Eva Mary Saint, Jacqueline Bisset, Giancarlo Giannini, Leopoldo Trieste, Giulia Boschi,Gina Lollobrigida, Monica Vitti, Tony Curtis.

 

martedì 20 marzo 2018

Close shot, close up

Maria Falconetti vs Charles Bronson





The film that redefined the close-up is Dreyer’s The Passion of Joan of Arc . The master of the close-up in our time, or my time at least, is Sergio Leone—witness the famous opening to Once Upon a Time in the West (68), in which he creates drama through tight close-ups. Talk about a silent movie. No music, no dialogue, but great sound effects.
Paul Schrader, Film Comment Sept-Oct. 2014

lunedì 19 marzo 2018

Horcynus district attorney





Stefano D'Arrigo
1919 - 1992
Pier Paolo Pasolini, Accattone, 1961


domenica 18 marzo 2018

Tonino and Graziella



Are men really interested in anything but living?
Tonino and Graziella are getting married.
Their love,
they only know that it is love.
Their unborn children,
they only know that they 'll be children.
Life is especially merciless when it is gay and innocent.
Two young Italians are getting married.
And on their day,
all previous good and evil seem to vanish, as the memory of the storm in calmness.
All rights are cruel,
and they, by exercising their right to be what their fathers and mothers were, merely confirm, dear as they are to life, life's gaiety and innocence.
Thus, the knowledge of good and evil, history, which is neither gay nor innocent, is always faced with the ruthless oblivion of those who live, with its supreme humbleness.
Tonino and Graziella are getting married.
And those who know keep quiet,
before their grace, which does not want to know.
Instead, silence is to blame.
May our wish for Tonino and Graziella be.
May your love be enriched by the awareness of your love.

Ma davvero agli uomini interessa qualcos’altro che vivere?
Tonino e Graziella si sposano.
Del loro amore,
Essi sanno soltanto che è amore
Dei loro futuri figli,
sanno soltanto che saranno figli.
E’ soprattutto quando è lieta e innocente che la vita non ha pietà.
Due ragazzi italiani si sposano.
E in questo loro giorno,
tutto il male e tutto il bene precedenti ad essi sembrano annullarsi,
come il ricordo della tempesta nella pace.
Ogni diritto è crudele,
ed essi esercitando il proprio diritto ad essere ciò che furono i loro padri e le loro madri, non fanno altro che confermare, cari come sono alla vita, la lietezza e l’innocenza della vita.
Così la conoscenza del male e del bene, e la storia, che non è né lieta né innocente, si trova sempre difronte
a questa spietata smemoratezza di chi vive alla sua sovrana umiltà.
Tonino e Graziella si sposano
e chi sa tace
Difronte alla loro grazia che non vuole sapere.
E invece, il silenzio è colpevole.
E l’augurio a Tonino e Graziella sia:
al vostro amore si aggiunga la coscienza del vostro amore.
Pier Paolo Pasolini, Comizi d'amore (Love Meetings), 1964



giovedì 8 marzo 2018

Professione: Cinematographer

I studied with all the greath cinematographers; Ted McCord, Ernie Haller, Robert Surtees, Lee Garmes and frozen of others. They were the inventors of film.

Conrad Hall
1926 - 2003






mercoledì 7 marzo 2018

L'Anonima Manifesti

Manifesti della Società Anonima Stefano Pittaluga

La Vergine Folle,1928
Regia di Louitz-Morat
con Jean Angelo, Pierre Fresnay, Emmy Lynn, Suzy Vernon

L'Agente Segreto della Pompadour1928
Regia: Karl Grune
con Liane Haid, Fritz Kortner

WATERLOO, 1929
Regia: Karl Grune
con Otto Gebuhr, Wera Malinowskaia, Oscar Marion, Charles Vanel


Quartiere Latino,1929
Regia: Augusto Genina
Attori: Carmen Boni, Gina Manes, Iván Petrovich