La leggenda del santo bevitore
riassumeva un po' tutte le caratteristiche che andavamo cercando: girato con
grande maestria, brillantemente interpretato e così internazionale nella storia,
ma soprattutto nella struttura, da combaciare quasi perfettamente con
l'atmosfera e lo spirito dei grandi festival cinematografici. Ed oltre a tutto
quello che è già stato detto e scritto sui pregi del film, non dimentichiamoci
che un regista italiano racconta una storia ambientata a Parigi, usa un
protagonista olandese facendolo parlare in inglese e che il film ha quel tanto
di ermetico da accontentare persino il giurato indiano dal nome
impronunciabile.
In meno di un anno tre nuovi locali hanno avuto il battesimo inaugurale
nella nostra città e questa è una evidente dimostrazione non soltanto
dell’intraprendenza e della volontà di ricostruzione dei messinesi, ma segno di
intensificarsi del tono della vita cittadina.
Il cinema Lux che ieri sera ha presentato il suo primo spettacolo
dinanzi ad un numeroso pubblico di invitati ed autorità si allinea per eleganza
con gli altri locali. E’ stato costruito dall’impresa del comm. Giovanni Caruso
su progetto degli ingegneri Sterrantino e Crisafulli e dispone di tutti i
servizi della moderna tecnica, rispondendo a tutte le esigenze del pubblico.
E’ dotato di schermo luminosissimo e di nuovi impianti meccanici
forniti dalla ditta Prevost di Milano. Le pareti riccamente ornate di stucchi
acquistano maggiore effetto nell’indovinato sistema di illuminazione a tubi fluorescenti
che lasciano cadere una luce diffusa, limpida e gradevole. Il materiale usato
per le pareti è termoacustico assorbente mentre una tettoia parzialmente mobile
oltre a rispondere a requisiti di carattere pratico conferisce all’intonazione
generale dell’ambiente una maggiore eleganza ed una linea di efficace
morbidezza, nella sobrietà dello stile.
Pur non disponendo il locale di sistemi di areazione condizionata la
ventilazione è ottenuta in base al principio della depressione dovuta al diverso
orientamento dei prospetti delle pareti.
Il locale che ha una capacità di 700 posti a sedere è costituito da una
sala ampia e da una tribuna comoda con perfetta visuale. Le poltrone sono in
legno curvo su modello viennese.
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato l’on. Gaetano Martino
vice-presidente della Camera, il vice Prefetto comm. Alvino; il col. Morone
comandante interinale della Legione dei Carabinieri con il cap. Mannucci ed il
ten. Moghetti e numerose altre autorità.
Il cinema Lux sorge tra la piazza del Popolo e via Cesare Battisti in
un edificio moderno.
LA TRIBUNA DELO MEZZOGIORNO, Domenica 3 gennaio 1954
La Foresta Pietrificata(The Petrified Forest),Archie Mayo 1936
Tanto è il bene che ti voglio
Che il mio animo s’infiamma
Al ricordo del nostro primo incontro
Ora che ho conosciuto l’amore
Non potrò più immaginare
di esistere senza di te
nessuna ragione o farsa
mi impedirà d’amarti
per quale motivo infatti
io sono in vita
se non per cercarti e
un giorno ritrovarti
perché questo è il destino
che lega due anime gemelle
dentro il tuo campo
i semi del mio raccolto prospereranno
e il frutto della mia anima
germoglierà di nuovo
Such good I
wish you
Yea, and
heartily I'm fired with hope
Of true
love's meed to get
Knowing
love writes it in his book
For why,
this is the end
For which
we twain are met
Seeing
reason wills not
That I cast
love by
Nor here
with reason
Shall I
chide and fret
Nor cease
to serve
But serve
more constantly
This is the end
For which
we twain are met
Thus in
your field
My seed of
harvestry will thrive
For the
fruit is like me that I set
God bids me
tend it with good husbandry
This is the
end for which
We twain
are meant
Offrir vous veuil
à ce Désir
m'allume joyeusement
ce qu'aux
amants bon semble
Sachez
qu'Amour l'écrit
en son
volume
Et c'est la fin pour quoi
nous sommes
ensemble
Raison ne
veut que je désaccoutume
Et en ce veuil
avec elle m'assemble
De vous servir
mais que
m'y accoutume
Et c'est la fin pour quoi
sommes ensemble
En votre champ
quand le fruit me ressemble.
Dieu m'ordonne que le fouïsse et fume
Et c'est la fin pour quoi
sommes
ensemble.
François Villon, Ballade pour Robert d'Estouteville
Nel film, mentre la versione francese del film mantiene il testo originale, quella americana subisce un adattamento da cui dipende la traduzione italiana.
Il Compromesso (The Arrangment, 1969) è un
film-cerniera: rappresenta il momento della frattura dell'io, la rivelazione di
una vocazione autobiografica che si rovesciava in ossessione. Perciò un film
frantumato, stralunato, di un godimento immenso, per il numero sterminato di
codici che attraversa, di scandali stilistici che commette, di slittamenti (dal
teatro naturalista al poema underground) che compie. L’uomo e il regista
esplodevano in un film schizofrenico sulla schizofrenia, pauroso di qualunque
unità, dunque di ogni stile unitario, fino a diventare la prova fertile che
distruzione e contaminazione sono a loro volta uno stile.
Con questo film anticlassico, in cui sembrava liberarsi per
sempre, con un'autoanalisi brutale, del mito della propria biografia, Kazan
entrava nel silenzio.
Enzo Ungari, Schermo delle mie brame, Vallecchi 1978
In questo film di Elia Kazan, la voce di Vittorio Cramer, qui esilarante, veniva utilizzata come molto spesso era accaduto, off, da un apparecchio radiofonico, o da uno schermo televisivo.
Il << cinemascope » è la realizzazione alla quale si guarda come
l'ancora di salvezza per il cinema di domani.
Due locali l’hanno adottato nella nostra città con risultati positivi
grazie alla perƒezione delle macchine di
proiezione e degli amplificatori; tutti gli altri gestori hanno
annunciato a breve scadenza l’importante innovazione,
Messina - ed i proprietari intervistati l'hanno confermato - ha un
pubblico evoluto, con una sensibilità artistica molto affinata ed esigenze di
pari entità.
Speriamo che anche il «teatro» abbia il suo pubblico, quello di prosa
in particolare. E' con questo auspicio che abbiamo accolto con sommo piacere la
notizia di una recita nel mese prossimo del « Cyrano de Bergerac » con Gino
Cervi. La « rivista non ha rivali ed in
questo mese la Osiris - Macario ne darà una riprova.
Gazzetta del Sud Martedì 16
marzo 1954
L’inchiesta è stata curata, da Nino Calarco
Nella foto il Teatro Vittorio Emanuele alla fine degli anni settanta del XX secolo.