L’improvvisa
chiusura del “ Cinema Trinacria “
Vampiri e sciacalli
Messina,11
Via Maddalena è a lutto. Da qualche giorno, in essa, non brillano più i
globi elettrici annunzianti la continuità di spettacoli che il più bel ritrovo
cittadino, il Cinema Teatro Trinacria,offriva al pubblico messinese.
Ieri, con la rapidità di diffusione caratteristica delle cattive nuove,
si propalava la notizia che ad istanza dei creditori all’elegante ritrovo di
Giovanni Schepis erano stati apposti i suggelli.
Tale dichiarazione fallimentare, per quanto fosse notoria la precaria
condizione finanziaria dell’azienda, specie in questi ultimi tempi, ha destato
un senso di stupore, nel pubblico, poiché non ignora vasi che, mercé trattative
condotte con alcuni importanti aziende bancarie, si sperava una radicale e
benevola soluzione della crisi.
La sorte è stata madrigna verso la tradizionale impresa che la dimane
del disastro, a furia di sacrifici e con audacia effettivamente poco comuni –
ci perdonino i capitalisti messinesi – dotava la nostra città di un ritrovo
modesto dapprima che ha prosperato sino
al punto da trasformarsi in un locale affatto secondo ai migliori del genere. E
la “ debacle “ attuale è una evidente prova del cattivo apprezzamento di ogni
iniziativa che esca dal normale e che avrebbe diritto a maggiore
incoraggiamento e non ad opera annientatrice.
Il bilancio dell’azienda “ Cinema Teatro Trinacria “ a quanto risulta da
una recente convocazione di creditori, potrebbe essere compendiato nelle
seguenti cifre:
Attività £. 4.591.815.13
Passività ipotec. £. 1.587.000.00
Passività chirograf. £. 2.756.907.95
Non vogliamo entrare in merito se finanziariamente la dichiarazione
fallimentare possa essere vantaggiosa o meno per la massa creditrice. La
risoluzione dell’attuale crisi d’altro canto, presenta delle difficoltà enormi:
infatti il prosieguo della procedura fallimentare ed una conseguente
liquidazione porterebbero allo sfacelo, a nostro modo di vedere, in quantoché un curatore dottore in scienze commerciali o avvocato che esso sia, non
potrebbe trasformarsi da un giorno all’altro in impresario teatrale.
Certo che, ci furono i vampiri (intendiamo parlare degli strozzini che
dal Cinema Trinacria attingevano senza pudore come dal pozzo di S. Patrizio) vi
saranno gli sciacalli, ma vogliamo augurarci ed in ciò abbiamo fiducia
nell’Autorità Giudiziaria che un esatta valutazione dei crediti ed una perfetta
conoscenza di alcuni creditori non sconosciuti alla P: S: porti, nell’interesse
stesso dei creditori onesti, ad una perfetta chiarezza di situazione…
Corriere di Calabria e di
Messina 11, 12 Luglio 1927