lunedì 17 ottobre 2016

Cinema TRINACRIA


L’improvvisa chiusura del “ Cinema Trinacria “
Vampiri e sciacalli
                                                                                 Messina,11
Via Maddalena è a lutto. Da qualche giorno, in essa, non brillano più i globi elettrici annunzianti la continuità di spettacoli che il più bel ritrovo cittadino, il Cinema Teatro Trinacria,offriva al pubblico messinese.
Ieri, con la rapidità di diffusione caratteristica delle cattive nuove, si propalava la notizia che ad istanza dei creditori all’elegante ritrovo di Giovanni Schepis erano stati apposti i suggelli.
Tale dichiarazione fallimentare, per quanto fosse notoria la precaria condizione finanziaria dell’azienda, specie in questi ultimi tempi, ha destato un senso di stupore, nel pubblico, poiché non ignora vasi che, mercé trattative condotte con alcuni importanti aziende bancarie, si sperava una radicale e benevola soluzione della crisi.
La sorte è stata madrigna verso la tradizionale impresa che la dimane del disastro, a furia di sacrifici e con audacia effettivamente poco comuni – ci perdonino i capitalisti messinesi – dotava la nostra città di un ritrovo modesto dapprima  che ha prosperato sino al punto da trasformarsi in un locale affatto secondo ai migliori del genere. E la “ debacle “ attuale è una evidente prova del cattivo apprezzamento di ogni iniziativa che esca dal normale e che avrebbe diritto a maggiore incoraggiamento e non ad opera annientatrice.
Il bilancio dell’azienda “ Cinema Teatro Trinacria “ a quanto risulta da una recente convocazione di creditori, potrebbe essere compendiato nelle seguenti cifre:
Attività £. 4.591.815.13
Passività ipotec. £. 1.587.000.00
Passività chirograf. £. 2.756.907.95
Non vogliamo entrare in merito se finanziariamente la dichiarazione fallimentare possa essere vantaggiosa o meno per la massa creditrice. La risoluzione dell’attuale crisi d’altro canto, presenta delle difficoltà enormi: infatti il prosieguo della procedura fallimentare ed una conseguente liquidazione porterebbero allo sfacelo, a nostro modo di vedere, in quantoché un curatore dottore in scienze commerciali o avvocato che esso sia, non potrebbe trasformarsi da un giorno all’altro in impresario teatrale.
Certo che, ci furono i vampiri (intendiamo parlare degli strozzini che dal Cinema Trinacria attingevano senza pudore come dal pozzo di S. Patrizio) vi saranno gli sciacalli, ma vogliamo augurarci ed in ciò abbiamo fiducia nell’Autorità Giudiziaria che un esatta valutazione dei crediti ed una perfetta conoscenza di alcuni creditori non sconosciuti alla P: S: porti, nell’interesse stesso dei creditori onesti, ad una perfetta chiarezza di situazione…

Corriere di Calabria e di Messina 11, 12 Luglio 1927


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