La Fiera del Cinema, settembre 1959
Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
martedì 10 maggio 2016
martedì 3 maggio 2016
Terra senza scampo
Tutto quello che rimane di Terra senza tempo (1950) di Silvestro Prestifilippo sono le poche
immagini immesse nel Tube da un appassionato cultore di proiettori 8, super 8 e
16mm. Il film fu girato nell’area grecanica reggina, tra Pentedattilo, Chorio e
Condofuri. Silvestro Prestifilippo era uno che amava profondamente il sud, tant’è
che ad ogni suo allontanamento faceva seguito un repentino ritorno con nuove dimore.
Nel mondo del cinema egli fece una breve incursione, oltre il citato film
realizzò Carne inquieta (1952) tatto
da Leonida Repaci con Raf Vallone e Marina Berti. Questi lavori messi a
confronto con quelli di altri scrittori-registi, uno su tutti il Curzio
Malaparte de Il Cristo proibito
(1951), o con quelli contemporanei di un sudista come Pietro Germi, non ne
ricavano un apprezzamento duraturo mercé la poca valutazione al momento del
loro apparire. Noi però scorgiamo una documentazione visiva sullo stato dei
luoghi dove i film vennero catturati e questo basta a ricreare quel mondo
perduto per sempre.
lunedì 2 maggio 2016
Mexico Y revolucion
Subito dopo la metà degli anni sessanta del secolo della bomba atomica,
per via delle rivolte studentesche, la presa di coscienza da parte della classe
operaia e di quanti abitavano nei bassifondi delle metropoli, nel western
italiano si affermò un sottogenere che vedeva come teatro delle azioni e degli
attori il Messico dei primi anni del secolo citato o per meglio dire la sua “Revolucion”.
In questi lavori italici i vari Pancho Villa, Emiliano Zapata, Porfirio Diaz e Francisco
I. Madero rimanevano dietro le quinte per lasciare la gloria a dei coraggiosi,
poveri pezzenti.
I più illustri Sergio del cinema italiano trovarono linfa per andare
oltre gli stereotipi da loro stessi prodotti. Per la confezione si impegnarono
altresì soggettisti e sceneggiatori che militavano nella sinistra politica,
voglio dire partitica, ma anche, per il film che andiamo oggi a celebrare, l’Ital
Noleggio Cinematografico, cioè il cinema Ital-statale. Vi si impegnarono anche
i maestri Morricone e Nicolai e cosi il più grande dei creatori di titoli e
prossimamente: Iginio “Gigi” Lardani.
Il buon Iginio per Corri, Uomo,
Corri (1968) di Sergio Sollima, sfruttando lo score di Bruno Nicolai,
confezionò uno chef d’oeuvre ispirandosi ai murales di Diego Rivera. Fu tanto
preso dalla sua riuscita che lasciò l’anonimato per firmarsi.
Per ritornare alla politica sinistra ed alla sua ala estrema, quanti vi
militavano si appropriarono di alcuni titoli come Vamos a matar companeros o Giù
la testa da farli diventare loro slogan di furore.
domenica 1 maggio 2016
La vita ci viene donata
Anche i cinquantanni della vita di un uomo
Sono brevi a confronto con la vita del mondo
La vita non è che un sogno, una visione, un illusione
La vita ci viene donata, ma non può durare in eterno
Akira Kurosawa, Kagemusha, 1980
giovedì 28 aprile 2016
martedì 26 aprile 2016
giovedì 21 aprile 2016
Plastica audace
La qualità dello scenario, l’importanza preponderante accordata alle
scene così come la partecipazione dell’operatore nei minimi dettagli, era
compito suo di creare, insieme agli elettricisti e a mezzo del chiaroscuro,
quell’atmosfera particolare (…) ormai ritenuta indispensabile.
… una certa profondità … loro conferita dalle false prospettive e dalle
stradette in sbieco che si intersecano bruscamente ad angoli imprevisti …
Plastica audace rafforzata dai cubi inclinati delle case sbrecciate.
… queste curve, queste linee sghembe, portano in loro stesse … un
significato nettamente metafisico.
Quel che conta è creare l’inquietudine, il terrore.
Lotte H. Eisner, Lo schermo demoniaco, Bianco e Nero ed.
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