LA CENSURA HA UN OCCHIO SOLO
di MARIO
SOLDATI
Si parla tanto della censura cinematografica, si protesta da
tutte le partì perché è troppo severa, si teme che la nuova legge stringa ancora più i freni... e
nessuno, finora ha osservato che sono permessi ai minori di 16 anni moltissimi films che i bambini non
dovrebbero poter vedere. Si tratta di tutti quei films che contengono gratuite
scene di brutalità e di crudeltà. Film di avventura o film dal soggetto classico
o mitologico, svolto secondo la sceneggiatura del peggior fumetto.
Le scene culminanti sono di assassinii, massacri e torture.
Chesterton, in un famoso saggio dimostrò quanto sia assurdo
proibire ai fanciulli la lettura dei libri con storie misteriose e paurose e la visione di spettacoli o di
films dello stesso genere. II bambino, disse Chesterton, ha un'immaginazione
molto più coraggiosa dell‘uomo: il bambino gode di sentirsi spaventato; il
mistero e l'orrore lo affascinano. Non c'è nulla da temere: è così che il bambino
prevede la vita poeticamente, e quasi vi si prepara.
Ma Chesterton alludeva all’orrore poetico e misterioso delle storie gialle; mentre gli
spettacoli, o le scene brutali e crudeli a cui alludiamo, non hanno nulla di misterioso e di poetico. I bambini non le amano e vi si abituano soltanto
perché le ritrovano puntualmente nella maggior parte dei films che oggi essi
sono condotti a vedere.
Invece di accanirsi contro le scene erotiche, che non
danneggiano nessuno o lasciano indifferenti i bambini, la censura farebbe molto
meglio a occuparsi di queste sequenze, o di queste inquadrature, dove si esalta
soltanto la forza selvaggia e gl’istinti bestiali dell'umanità.
LA FIERA DEL CINEMA numero unico, giugno 1959