mercoledì 9 marzo 2016

Un film francese, anzi siciliano


Desdemona Mazza (1901 - ?)
in una posa per L'appel du sang

La voce del sangue dal romanzo di Hichens (Mercanton film) a Roma

Se questo film della Casa Mercanton fosse italiano io darei gran lode al direttore artistico per avere raggiunto effetti scenografici e panoramici e suggestioni di paesaggi con pochi e semplici mezzi: una veduta delle rovine romane presa dalla balaustra del Palatino, e una efficace presentazione dell’Etna, del Monte Amato e di Taormina.
(…)
Ma questo film è francese ed io non esito a ringraziare il signor Mercanton per la finezza artistica e per l’abilità direttoriale che gli hanno permesso di farci vedere come si possa fare un buon film con esterni schiettamente  e notoriamente italiani.
Mi sorge un dubbio: oserà il signor Mercanton di vendere per la Spagna e per i paesi ispano-americani?
Come forse molti non sanno i nostri fratelli latini di Spagna sono fuori della grazia di Dio contro il film italiano. I compratori di films non discutono neanche più: non vogliono vedere, non vogliono sentir parlare di roba italiana. Il pubblico spagnolo, se Dio guardi, si accorge che il film su cui ha gli occhi intenti è roba italiana, scatta su a rumoreggiare e perfino a fischiare. Sono cose che fanno piacere queste, ed è un peccato che non siano risapute.
Ora mi domando: venderà il signor Mercanton in Spagna e paesi affini questo film schiettamente italiano, anzi siciliano?
Forse sì. Gli spagnoli sono persone logiche fino allo assurdo.
Questo film Mercanton è tutto italiano e siciliano, nel paesaggio e nello spirito, ma in luogo di un Alfonso Cassini c’è il signor Le Bargy, e in luogo di un Giovanni Grasso c’è un altro egregio attore ( credo di ricordare che ha un cognome italiano) e invece di una Jacobini, o una Pini, o una Menichelli, o un’altra qualunque delle nostre magnifiche attrici c’è una certa signorina francese e un’altra simpatica ma mediocre attrice, credo italiana, Desdemona Mazza.
Con questo complesso di attori bravi, coscienziosi,ben diretti, ma indubbiamente mediocri e ad ogni modo inadeguati i caratteri delle loro parti, il film italiano del Signor Mercanton può andare in Spagna e se piaccia a Dio in Portogallo.
Così stando le cose non resta che fregarci le mani e ricominciare a lavorare con santa pazienza, con un po’ meno di ingenuità o di maccaronaggine commerciale.
E forse avremo il supremo onore di rientrare in Spagna e paesi affini.
Aurelio Spada, in FILM anno IX-nunero 5, 9 febbraio 1922

L’appel du sane  (1921) era un film di Luis Mercanton tratto da un romanzo di Robert Hichens con Ivor Novello.



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