lunedì 14 marzo 2016

Cinema e bestialità


LA CENSURA HA UN OCCHIO SOLO
          di MARIO SOLDATI

Si parla tanto della censura cinematografica, si protesta da tutte le partì perché è troppo severa, si teme che la nuova legge stringa ancora più i freni... e nessuno, finora ha osservato che sono permessi ai minori di 16 anni moltissimi films che i bambini non dovrebbero poter vedere. Si tratta di tutti quei films che contengono gratuite scene di brutalità e di crudeltà. Film di avventura o film dal soggetto classico o mitologico, svolto secondo la sceneggiatura del peggior fumetto.
Le scene culminanti sono di assassinii, massacri e torture.
Chesterton, in un famoso saggio dimostrò quanto sia assurdo proibire ai fanciulli la lettura dei libri con storie misteriose e paurose e la visione di spettacoli o di films dello stesso genere. II bambino, disse Chesterton, ha un'immaginazione molto più coraggiosa dell‘uomo: il bambino gode di sentirsi spaventato; il mistero e l'orrore lo affascinano. Non c'è nulla da temere: è così che il bambino prevede la vita poeticamente, e quasi vi si prepara.
Ma Chesterton alludeva all’orrore poetico e misterioso delle storie gialle; mentre gli spettacoli, o le scene brutali e crudeli a cui alludiamo, non hanno nulla di misterioso e di poetico. I bambini non le amano e vi si abituano soltanto perché le ritrovano puntualmente nella maggior parte dei films che oggi essi sono condotti a vedere.
Invece di accanirsi contro le scene erotiche, che non danneggiano nessuno o lasciano indifferenti i bambini, la censura farebbe molto meglio a occuparsi di queste sequenze, o di queste inquadrature, dove si esalta soltanto la forza selvaggia e gl’istinti bestiali dell'umanità.
LA FIERA DEL CINEMA numero unico, giugno 1959


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