Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
mercoledì 3 giugno 2015
mercoledì 27 maggio 2015
Maestro Predicatore
Ho detto che mi astengo dall’andare al missaggio. Se invece sono d`accordo
con il regista, io ci vado molto volentieri, ma allora poi discuto e anche
litigo.
Vorrei dirvi che da qualche anno mi sono trasformato in un predicatore.
Racconto a tutti i registi con cui lavoro queste cose che vi ho detto. Perché, dopo
tutto, riguardano il mio lavoro e anche il lavoro che fa il regista. Alcuni
registi mi danno retta, altri credo di no, perché per loro il suono dei passi pare
che sia più importante della musica. Allora, in questi casi, se sono presente
al missaggio dico di togliere la musica. Inoltre ci sono dei registi che, per
stimolare il compositore a fare una buona musica, dicono: “Guarda, qua, la
musica è sola”. ln effetti mentono, perché poi la musica non è sola. E questa è
una cosa gravissima. Perché, a missaggio finito, la musica viene mischiata con
altri suoni e lo sfacelo è ancora più grande, perché era stata composta per
essere in primo piano.
Ennio Morricone, Il cinema è musica
Centro Studi Cinematografici Anno XX n. 1-2 gennaio/aprile 1990
lunedì 25 maggio 2015
domenica 24 maggio 2015
Stazione De Sica
La
lettura del film di De Sica, Stazione Termini, richiede allo
spettatore una certa consapevolezza. Stazione
Termini, probabilmente, non è una svolta rivoluzionaria, un ritorno alla
norma, una conversione agli attori professionisti da parte del regista di Frosinone:
è una vacanza, e, se si vuole, un ripensamento, forse una sosta,
sull`intrapresa via di Damasco. Secondo Berenson, è stata una incongruenza,da
parte del Caravaggio, l’aver concessa una maggiore importanza figurativa, nel
dipinto famoso, al cavallo che all’impetuoso cavaliere, ancora Saulo per brevi
istanti, caduto per terra; opinione discutibile, come ognuno sa. Ma ora non
vorremmo cadere, per parte nostra, in un'incongruenza più evidente concedendo
alla nuova scelta di De Sica (scelta di ambiente, di personaggi, di dialogo, di
contenuti << non sociali >>) un’importanza maggiore di quella che
essa abbia in effetti.
1953
Pietro Bianchi, Maestri del cinema
mercoledì 20 maggio 2015
lunedì 18 maggio 2015
W. U. S. A.
OGGI
al Circolo di Cultura Cinematografica “ Yasujiro Ozu “
Il film più
significativo che io abbia mai fatto, forse il più importante. Paul Newman
WUSA (Un uomo oggi, 1970) è un concentrato di
americanismo o se volete della peggior America. Può stare alla pari con Nashville di Robert Altman di qualche
anno più avanti. Può stare alla pari con le opere di Sidney Pollack, Alan J.
Papula, Hal Ashby o Arthur Penn osannate più in Europa che nella loro patria di
origine. Stuar Rosemberg in quanto regista è di minore statura rispetto a
quelli citati prima. Sa usare campi, controcampi e primi piani ma questo è più
un affare del montatore che del regista.
Rehinhardt è un mezzo fallito capitato a New Orleans per
sopravvivere. Quando non è preso dall’alcol, che tracanna sempre dal thermos,
lavora per una radio o si ritira nell’affetto di una donna fragile che non ci
pensa due volte a mollarla quando gli eventi lo sovrastano, abbandonando il
campo per cercare nuovi angoli e nuovi derelitti su cui scaricare le sue
nevrosi. Dello stesso Newman come di Joanne Woodward o Tony Perkins è inutile
sproloquiare: col trascorrere degli anni diventano sempre più preziosi, sebbene
assenti.
domenica 17 maggio 2015
Gli occhi di Iginio Lardani
Al solito. Non ci sono elementi per attribuire questo prossimamente al grande Iginio. Solo il confronto con altri: il montaggio, i titoli, il ricorso alla sua arte di Enzo G. Castellari e ... l'uso magistrale della musica del Maestro, qui con Nuova Consonanza al completo.
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