La seconda forma è rappresentata da Kiss of Death [1947, Il bacio della morte) di Henry Hathaway
e Force of Evil (1949) di Abraham
Polonsky.
Entrambi i film si basano su un personaggio che deve compiere
una scelta morale e ideologica circa la sua posizione nei confronti del mondo
del crimine, né più né meno come succede nel più tardo Party Girl (1958, Il dominatore
di Chicago) di Nicholas Ray. Nel coraggioso Force of Evil, oltre alla presentazione del dilemma morale che
angustia un avvocato [John Garfield sul listino di paga di un capobanda [Roy
Roberts), si assiste alla inequivocabile denuncia della relazione necessaria
tra crimine e società capitalistica (la stessa denuncia di Monsieur Verdoux di Charlie Chaplin e di The Honeymoon Killers di Leonard Kastlel. Assistiamo qui all'insorgenza
di un sotto-genere dal chiaro orientamento di sinistra, erede della tradizione
del romanzo « muckrake ›› {letteralmente: rastrello da fango), che aveva prosperato
in America tra il 1902 e la prima guerra mondiale e che mirava a denunciare la
corruzione esistente in ogni campo, dalla politica agli altari. Proverbiale era
la corruzione della Tammany Hall, il più importante circolo del Partito Democratico
a New York, e diffusissima era l’istituzione delle « lobbies ››, ricchissimi e
lussuosi focolai di intrighi e di provocazioni nelle capitali di ogni stato,
nella capitale federale e in ogni città del paese che si avvalevano di un
esercito di azzeccagarbugli e politicanti che avevano il compito di partecipare
ai comitati elettorali e alle assemblee di partito, circuire i giurati, subornare
i giudici, catturare voti, adoprarsi con tutte le loro forze ed ogni mezzo a
favore di un singolo gruppo. (continua)
Franco Ferrini, I
GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾
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