Sion Sono, Himizu (2011), The Land of Hope (2012), The Whispering Star (2015)
Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
mercoledì 31 gennaio 2018
giovedì 25 gennaio 2018
田中 絹代 Tanaka Kinuyo
Kinuyo Tanaka (1909 - 1977) tra il 1929 e l'anno della sua scomparsa prese parte in oltre 250 pellicole e fu protagonista tra i tanti per Kon Ichikawa, Keisuke Kinoshita, Kenji Mizoguchi, Mikio Naruse, Yasujirō Ozu. Dal 1953 al 1962 diresse sei film, in Italia praticamente sconosciuti. Chi li visiona non può fare a meno di accostarli alle opere dei maestri sopra citati anche per l'apporto di alcuni in fase di scrittura o realizzazione così come l'attrice si servì di sceneggiatori, cinematographer, musicisti e attori abitualmente da loro utilizzati. Di più vi è che in essi vi traspare la personalità della stessa Tanaka trasfigurata dalla recitazione nella regia.
mercoledì 24 gennaio 2018
lunedì 22 gennaio 2018
Making Oscar Wilde cock jokes
My darling Anne.
There's a longer
letter in the dresser drawer.
I've been writing for the last week or so. That
one covers us,and my memories of us, and how much I've always loved you.
This one just covers
tonight, and, more importantly, today.
Tonight I have gone
out to the horses to end it. I cannot say sorry for the act itself, although I
know that for a short time you will be angry at me or even hate me for it.
Please don't.
This is not a case of “I
came in this world alone, and I'm going out of it alone” or anything dumb like
that.
I did not come in this
world alone, my mom was there, and I am not going out of it alone, cos you are
there, drunk on the couch, making Oscar Wilde cock jokes.
No. This is a case, in
some senses, of bravery. Not the bravery of facing a bullet down; the next few
months of pain would be far harder than that small flash.
No, it's the bravery
of weighing up the next few months of still being with you, still waking up
with you, of playing with the kids, against the next few months of seeing in
your eye how much my pain is killing you;
how my weakened body
as it ebbs away and you tend to it are your final
and lasting memories
of me.
I won't have that.
Your final memories of
me will be us at the riverside, and that dumb fishing game which I think they
cheated at, and me inside of you, and you on top of me, and barely a fleeting
thought of the darkness yet to come.
That was the best,
Anne.
A whole day of not
thinking about it.
Dwell on this day,
baby, cos it was the best day of my life.
Kiss the girls for me,
and know that I've always loved you, and maybe I'll see you again if there's
another place.
And if there ain't, well,
it's been Heaven knowing you.
Your boy...
...Bill.
Mia cara Anne,
Una lettera più lunga, è nel cassetto del comò.
L'ho scritta nell'ultima settimana. Quella riguarda noi, e i miei
ricordi su di noi, e su quanto ti ho amato. Questa parla solo di stanotte, e,
cosa più importante, di oggi.
Stanotte, sono andato dai cavalli per farla finita. Non posso dire di
essere dispiaciuto per la cosa in se', anche se so che per un po' sarai
arrabbiata con me, o addirittura mi odierai per questo. Ti prego, non farlo.
Non si tratta di dire: “Da solo, venni a questo mondo e da solo, me ne
andrò'', o qualcosa di altrettanto stupido.
Non sono venuto al mondo da solo: c'era mia madre, ne' me ne andrò da
solo, perché ci sei tu, ubriaca, sul divano, facendo battute alla Oscar Wilde
sul cazzo.
No, qui si tratta, in un certo modo, di coraggio.
Non il coraggio di affrontare un proiettile: il dolore dei prossimi
mesi sarebbe stato molto più duro di uno
sparo fulmineo.
No, è il coraggio di soppesare se stare con te ancora, nei prossimi
mesi, svegliarmi ancora con te, giocare con le bambine, oppure, nei prossimi
mesi, vedere nei tuoi occhi quanto il mio star male ti uccida, come il mio
corpo indebolito che mi abbandona e tu curi, sia il definitivo e duraturo
ricordo di me.
Non lo permetterò.
Il tuo ultimo ricordo di me sarà, noi, sulla riva del fiume e quello
stupido gioco della pesca, in cui credo abbiano imbrogliato, e io dentro di te,
e tu sopra di me... e appena un fuggevole pensiero delle tenebre a venire.
E' stato il massimo, Anne. Un giorno intero, senza pensarci.
Trattieni questo giorno, baby. E' stato il più bello della mia vita.
Bacia le piccole per me.
Sappi che ti ho sempre amata e che forse ci rincontreremo in un'altra
vita.
Altrimenti... be', è stato meraviglioso conoscerti.
Il tuo uomo...
Bill.
Martin McDonagh,Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (Tre manifesti a Ebbing, Missouri), 2017
giovedì 18 gennaio 2018
Film noir - il cielo è il limite
È in
questi due film (Greed e Salvation Hunters) che si è soprattutto
combattuta la battaglia per il realismo cinematografico. Ma quali erano i
limiti ad esso assegnati? La risposta ce l'ha data lo stesso Stroheim: « ...Ero
convinto che il pubblico fosse pronto a fare da testimone a drammi reali e
reali tragedie, come succede ogni giorno in ogni contrada; il vero amore e il
vero odio di uomini e donne fieri delle loro passioni. Sentivo che il tempo era
maturo per presentare sullo schermo storie di uomini e donne in rotta con ogni
tipo di codice, scritto e non iscritto, pronti ad assumersi eroicamente le
conseguenze della loro sfida, come fanno molte persone nella vita reale. Gente
che sfida pregiudizi e piccinerie, convenzioni e "mores" di una società
ipocrita, pronti a lottare per le loro passioni, a realizzarle o ad esserne
soggiogati.
«Sapevo che si poteva fare di tutto in un film, il
solo mezzo con cui è possibile riprodurre la vita come essa realmente è. Sapevo
anche che uno spettacolo che riflette la vita è uno spettacolo più ricco di
quello che la deforma. Il cielo era il limite! Tutto ciò che un uomo poteva
sognare, potevo e volevo riprodurlo nei miei film. Stavo per attuare la
metamorfosi del cinema in un'arte - un
insieme di tutte le arti. Bisogna lottare per questo, e se occorre morire!... Io
ho lottato... E quasi ne sono morto! ››
Di fatto, il realismo onirico di Stroheim teorizzato
in questa dichiarazione sollevò a nuove altezze, praticamente illimitate («
...il cielo era il limite!... »], la passione di Frank Norris per la realtà. Mc
Teague (Gibson Gowland] divenne subito il ritratto e l'epitome di un'intera
civiltà. Stroheim l'aveva saturato di tutto quel « noir ›› che lo attirava come
una nemesi. La sua San Francisco (che ospitava ancora le stimmate del
terremoto) divenne l'emblema della società intesa come trappola, ossario e carnaio.
Essa non era che la Terra Desolata ai margini della Valle della Morte in cui
uomini e donne lottavano tra loro per il pane quotidiano.
E la vita stessa di tutti quegli esseri famelici e
brulicanti veniva evacuata nelle fogne della città. (continua)
Franco Ferrini, I
GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾
mercoledì 17 gennaio 2018
lunedì 15 gennaio 2018
L'anima e la spada
La spada è l'anima.
Lo studio della spada è lo studio dell'anima.
Anima perversa, spada perversa.
Kihachi Okamoto, Il passo del Grande Budda, The Sword of Doom (大菩薩峠 Dai-bosatsu Tōge) 1966domenica 14 gennaio 2018
giovedì 11 gennaio 2018
Youth and love
There is nothing else
in life other than youth and love, endless tenderness and quiet happiness.
On the brink of the
grave I'll look back on my life and say to myself:
I have suffered much
and have made many mistakes, but I have loved.
Non esiste niente altro nella nostra vita che l'amore e la giovinezza!
Queste sono le uniche cose che possono farci felici.
Quando sarò arrivata vicino alla morte e ripenserò alla mia vita ... so
che dirò a me stessa:
"lo ho molto sofferto e ho commesso molti errori ... però ho
amato!"
Carl Theodor Dreyer, Gertrud, 1964
mercoledì 10 gennaio 2018
Il Dorian Gray di Lardani
Per attribuire a Iginio Lardani, non accreditato, questo film, mi affido alla grafica, alle animazioni e a Massimo Dallamano il Jack Dalmas di Per un pugno di Dollari.
lunedì 8 gennaio 2018
Filmmaker or poetry
PETER BOGDANOVICH: You like Pasolini?
ORSON WELLES: Terribly bright and gifted. Crazy mixed-up kid, maybe — but on a very superior level. I mean Pasolini the poet, spoiled Christian, and Marxist ideologue. There's nothing mixed up about him on a movie set. Real authority and a wonderfully free way with the machinery.
Giornalista — Che cosa vuole esprimere con questa sua nuova opera?
Orson Welles —Il mio intimo, profondo, arcaico cattolicesimo.
G. - Che cosa ne pensa della società italiana?
O.W — Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa.
G. – Che ne pensa della morte?
O.W – Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione.
G. - Quale è la sua opinione sul nostro grande regista Federico Fellini?
O.W – Egli danza.
“Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle Chiese,
dalle pale d’altare, dai borghi
dimenticati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli".
O.W : Lei non ha capito niente perché lei è un uomo medio. E’ così?
G. - Beh sì.
O.W: Ma lei non sa cos’è un uomo medio? E’ un mostro. Un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista.
G.- Ehehem.
O.W: E’ malato di cuore lei?
G. - No, no, facendo le corna.
O.W: Peccato, perché se mi crepava qui davanti sarebbe stato un buon elemento per il lancio del film. Tanto lei non esiste. Addio.
Pier Paolo Pasolini, La ricotta, ep. Ro.Go.Pa.G., 1963
domenica 7 gennaio 2018
Film Noir - Il naturalismo da Stroheim a Sternberg
Dopo
che Samuel Goldfisih I°(Goldwyn) aveva acquistato i diritti del romanzo « Mc
Teague » di Frank Norris, più o meno direttamente ispirato a « L'assommoir ››
di Emilio Zola (il triangolo Trina-Marcus-Mc Teague ricorda quello formato da
Gervaise-Coupeau-Lantier), nell’accingersi a trasporlo sullo schermo, Erich von
Stroheim ebbe a dichiarare: « È possibile raccontare una grande storia per mezzo
del cinema in maniera tale che lo spettatore venga portato la considerare reale
lo spettacolo che si svolge davanti ai suoi occhi. È in questo modo che
Dickens, Maupassant, Zola e Frank Norris hanno colto e rispecchiato la vita nei
loro romanzi. È in questo stesso spirito che intendo adattare « Mc Teague » di
Frank Norris ››.
Assieme a Theodore Dreiser, Hamlin Garland, William
Dean Howells, Frank Norris (il cui vero nome era Benjamin Franklin Norris) è
stato uno dei più grandi rappresentanti del naturalismo nella letteratura
americana. Norris era diventato scrittore naturalista grazie allo stesso odio nei
confronti della letteratura pura che in Europa aveva dato origine agli studi
sociali di Emilio Zola e negli Stati Uniti alla ribellione di tutti quegli
autori che consideravano Henry James uno smorfioso o una « vecchietta ››, dopo
che questi aveva spietatamente liquidato ogni finalità « morale » del romanzo.
Pure, il progetto letterario di Henry James non era cosi diverso da quello degli
scrittori naturalisti. Ai romanzieri del futuro James si era rivolto con queste
parole: « Godetela [la liberta del romanziere] come va goduta: prendetene
possesso, esploratela fino ai limiti delle sue possibilità, pubblicatela,
sentitene la gioia. Tutta la vita vi appartiene: non date ascolto né a chi
vorrebbe persuadervi che questa messaggera celeste aleggi addirittura al di
fuori della vita, respirando un'aria rarefatta e distogliendo lo sguardo dalla
verità delle cose. Non vi è impressione della vita, non vi è modo di vederla o
di sentirla, che non trovi il suo posto nell'opera del romanziere ». L'unica
differenza semmai era data dall'estensione che essi assegnavano all'esperienza
e alla sua possibile intelligibilità. In realtà Henry James condusse la sua
campagna per il romanzo su di un piano che nessun scrittore naturalista avrebbe
mai raggiunto. Ogni suo romanzo non era che l’esplorazione di successivi mutamenti
di punti di vista. La sfilata di tutta una serie di personaggi, nella coscienza
dei quali a turno si calava quella dell'autore, non aveva che lo scopo di
contemplare con occhi differenti un oggetto che per conto suo rimaneva impenetrabilmente
lo stesso. Così suonava «la legge degli aspetti successivi ›› di cui molti suoi
romanzi sono applicazioni molto precise. Senza aggirarsi nei meandri e nei
labirinti delle fusioni e delle relazioni, nella « terribile fluidità
della rivelazione di se ››, in una moltitudine vibratile, cangiante, fatta di
contatti ripetuti, di tenui contiguità, di avvenimenti cosi serrati da sfidare
lo spirito ad enumerarli ed esaurirli, gli scrittori naturalisti raggianti di
indignazione e di scontento sociale, taccuino alla mano, preferirono cacciarsi
nei miasmi della metropoli, nel fetore degli obitori, nelle fogne, nei
bassifondi, nelle infermerie delle prigioni, nei gabinetti da dentista. nei
bordelli, nelle miniere e nelle fabbriche, convinti anch'essi che non dovessero
esserci limiti alla loro esperienza. Il pericolo implicito in una
posizione del genere era dato da una congenita arrendevolezza nei confronti di
quel gretto materialismo e buon senso calcolatore che miravano a svergognare.
Non era lontano il giorno in cui il naturalismo venne a trovarsi schiacciato
sotto il peso del culto del dato di fatto.
Greed e Salvation
Hunters evitarono questo pericolo e si posero come tentativi autonomi di
mediazione tra il punito di vista (anzi, i punti di vista) di Henry James e
quello dei naturalisti. (continua)
Franco Ferrini, I
GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾
giovedì 4 gennaio 2018
Anima_zioni sullo Scilla e Cariddi
Forse queste due opere sarebbero piaciute anche all'autore di Horcynus Orca, Stefano D'Arrigo strettologo come gli animatori.
mercoledì 3 gennaio 2018
But automobiles have come
I'm not sure that
George is wrong about automobiles.
With all their speed
forward, they may be a step backward in civilization.
May be that they won't
add to the beauty of the world, or the life of men's souls.
I'm not sure.
But automobiles have
come.
And almost all outward
things are going to be different because of what they bring.
They're going to alter
war and they're going to alter peace.
And I think men's
minds are going to be changed in subtle ways because of automobiles.
And it may be that
George is right.
Maybe, that in 10 or
20 years from now, if we can see the inward change in men by that time,
I shouldn't be able to
defend the gasoline engine, but would have to agree with George,
that automobiles had
no business to be invented.
Non sono sicuro che George abbia torto, riguardo alle automobili.
Con la loro marcia in avanti potrebbero costituire un passo indietro nella
civiltà.
Forse non aggiungeranno nulla alla bellezza del mondo né all'animo
umano.
Non ne sono sicuro.
Ma le automobili sono arrivate.
E quasi tutte le apparenze saranno diverse a causa di ciò che ci
porteranno.
Cambieranno la guerra e cambieranno la pace.
Penso che le menti umane muteranno sottilmente per colpa delle
automobili.
Forse George ha ragione.
Forse nel giro di 10 o 20 anni da oggi se potremo notare un
mutamento intimo negli uomini, non potrò più difendere il motore a scoppio,
ma dovrò dare ragione a George.
Cioè, che le automobili non dovevano essere inventate.
Orson Welles, The Magnificent Ambersons (L'orgoglio degli Ambersons), 1942
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