I due avvenimenti che segnano incontestabilmente la storia del cinema
dopo il 1940 sono: Citizen Kane e Paisà.
Tutta la rivoluzione introdotta da Orson Welles parte
dall’utilizzazione sistematica di una profondità di campo inusitata. Mentre
l’obiettivo della macchina da presa classica mette a fuoco successivamente
diversi luoghi della scena, quella di Orson Welles abbraccia con un’uguale
nettezza tutto il campo visivo che si trova nello stesso tempo nel campo
drammatico. Grazie alla profondità di campo dell’obiettivo, Orson Welles ha
restituito alla realtà la sua continuità sensibile. Impedendosi, per la
complessità della sua tecnica, di ricorrere in particolare alla realtà bruta:
ambienti naturali, riprese in esterni, illuminazione solare, interpreti non
professionisti, Orson Welles rinuncia nello stesso tempo alle qualità
assolutamente inimitabili del documento autentico e che, facendo anche parte
della realtà,possono, esse pure, fondare un “ realismo “.
Il neorealismo e il post-neorealismo.
Il cinema italiano secondo André Bazin, op. cit.
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