OGGI
Duello nel Texas oggi è ricordato solo per essere uno dei trenta italici western girati prima del pugno leoniano, e perché ancora dopo cinquanta anni la Società degli Autori ed Editori riscuote i diritti delle musiche per poi versarle nelle tasche dell’inconsapevole, a quei tempi, Maestro. Due brani di quelle musiche circolarono dapprima in 45 rpm, poi nelle compilation in vinile come in quelle digitali; venne fuori anche un bootleg; solo da poco hanno visto la luce del laser che riproduce il cd ufficiale con l’intera partitura.
Il Maestro non è il solo a comparire nella lista dei nomi che concorsero a realizzarlo e che sono comuni all’opera che spartirà le acque marcando il prima ed il dopo Per un pugno di dollari.
Ci sono gli ignavi produttori della Jolly Film - Unidis, Papi e Colombo e vi è anche uno dei maggiori datori di luci del cinema italiano: Massimo Dallamano.
Mario Caiano, all’ora alle prime armi lo diresse, assieme a Ricardo Blasco, con mano sinistra e velocemente per farlo arrivare nelle sale al più presto e passare al successivo lavoro. E’ stato uno di quegli oscurati lavoratori che servivano a sfornare opere di tutti i generi per dare pellicola ai proiettori della Cinemeccanica disseminati nella penisola per poi passare a quelli della Fumeo nei cinema parrocchiali. Nelle storie ufficiali del cinema non lo troverete, la sua notorietà oggi la deve ai cinefili bloggers di tutto il mondo, e non è poco.
Rimane Richard Harrison, la cui foto Papi e Colombo misero, inutilmente, tra le candidature dell’uomo col poncho.
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