OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE
Veronika ,Borìs e il di lui fratello
Per il cinema sovietico, quello di propaganda, la guerra è stato un soggetto a cui attingere a piene mani durante la destalinizzazione intrapresa da Kruscev apparentemente per ammansire l’occidente. Nel 1958 Il festival di Cannes gli diede una mano premiando, Quando volano le cicogne di Michail Kalatozov e quel falso movimento.
La regia zappa nel terreno del neorealismo italiano drammatico alla De Sica come a quello rosa alla Renato Castellani. La storia di Veronika trae origini da quelle sementi.
Ma non dovete pensare che sia un brutto film, anzi tutt’altro, è cinema per il popolo, fatto appositamente per la sua educazione.
non posso dimenticare quel periodo del "disgelo" quando molte pellicole russe furono finalmente trasmesse in tv. "Quando volano le cicogne" era il più tutto: bello, classico, commovente, intriso di quel patriottismo che noi di sinistra ci siamo sempre vergognati di esprimere verso il nostro paese. Ce n'era un altro che mi rimase impresso per le inquadrature nella foresta di betulle, ma non ne ricordo nè il titolo nè la trama.
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