Marco Bellocchio a Taormina ( alle sue spalle Jim Mc Bride) polaroid Mittiga
Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
giovedì 28 luglio 2011
Comunicato
Il presidente del Cineforum Peppuccio Tornatore, Umberto Barbaro - ogni riferimento è puramente casuale - in accordo con il segretario Elio Trupianois, ha deciso di sospendere i dibattiti al seguito delle proiezioni dei film in programmazione, a causa delle turbolenze accadute e provocate dall' Anonima Nuova Sinistra. Il presidente dichiara che comunque le proiezioni continueranno regolarmente secondo il programma previsto.
giovedì 21 luglio 2011
Arte e Vita
ANDREI RUBLEV
Andrei Rublev viene considerata l'opera massima di Tarkovskij. Siamo solo al suo secondo film.
In 3 ore e 25 minuti ci da la sua visione dell'arte e dell'artista, non solo una biografia. Ovviamente i soviet non ne vollero sapere e per sei anni ne tardarono l'esportazione.
La sua struttura lo rende ancora oggi fresco ed attuale e si può dire eterno, richiede solo una visione paziente e attenta.
mercoledì 20 luglio 2011
martedì 19 luglio 2011
Tafferugli al cineforum Peppuccio Tornatore
Tafferugli, per fortuna senza feriti, durante il dibattito al seguito della proiezione del film Furore. L'Anonima Nuova Sinistra ha fischiato e tirato la barba al filosofo economo Karl Marx per alcune sue affermazioni sul Prodotto Interno Lordo. Il critico Enzo Ungari inutilmente offriva saila menta a tutti gli scalmanati giovani. Anche questa volta soltanto l'esecuzione dell'Internazionale da parte della Massimodalema Band, con solista al clarino Walterveltroni ha mitigato gli animi. Contemporaneamente l'Anonima eseguiva "a capella" Bella Ciao
The ghost of Tom Joad
Forse la migliore trasposizione in assoluto di un capolavoro letterario. Solo Stanley Kubrick e François Truffaut sapevano fare così.
Alla faccia di John Wayne, Henry Fonda ha trovato in John Ford il suo direttore ideale, come Ford ha trovato in Fonda il suo attore ideale. Trent'anni dopo, con C'era una volta il west, Henry Fonda avrebbe mutato il suo status di "buono", sconvolgendo spettatrici e spettatori.
Oggi mi piace capovolgere la storia: vedere nell banca che ruba la terra alla famiglia Joad la cavalleria del "7th calvary" e i Joad come gli indiani cacciati dalle loro terre e trasportati nelle riseve prima di affollare le periferie delle città e morire di alcol e droga.
Dopo la proiezione seguira un dibattito in sala sul tema: Gestione della terra, criminalità bancaria, usura bancaria, ruolo delle multinazionali e abbandono della terra. Interverranno: il filosofo economo Karl Marx, Manlio Rossi-Doria sostenitore della riforma agraria in Calabria e l'attivista ambientalista Vandana Shiva. Coordinerà il tutto il critico cinematografico Enzo Ungari.
mercoledì 13 luglio 2011
Il cinema secondo Godard
Che fare allora visto che non so fare film
semplici e logici come Roberto,
umili e cinici come Bresson,
austeri e comici come Jerry Lewis,
lucidi e calmi come Hawks,
rigorosi e teneri come François,
duri e lamentosi come i due Jacques,
coraggiosi e sinceri come Resnais,
pessimisti e americani come Fuller,
romanzeschi e italiani come Bertolucci,
polacchi e disperati come Skolimowski,
comunisti e folli come M.me Dovzenko?
Si, che fare?
Jean Luc Godard
semplici e logici come Roberto,
umili e cinici come Bresson,
austeri e comici come Jerry Lewis,
lucidi e calmi come Hawks,
rigorosi e teneri come François,
duri e lamentosi come i due Jacques,
coraggiosi e sinceri come Resnais,
pessimisti e americani come Fuller,
romanzeschi e italiani come Bertolucci,
polacchi e disperati come Skolimowski,
comunisti e folli come M.me Dovzenko?
Jean Luc Godard
Bernardo Bertolucci a Taormina (polaroid Mittiga)
Etichette:
il mestiere del cinema,
polaroid,
registi,
Taormina
Glauco e Scilla
OGGI
Una storia mitica aggiornata ai nostri tempi con un'abile regia di Pino Mercanti. Girato nelle Aci, dalla parte di Catania , e sotto l' Etna, con i soldi del principe Francesco Alliata - un vero Gattopardo - e i colori della Ferrania.
Forse si è ancora in tempo per fare un giro delle Aci, prima che tutto sparisca sotto il cemento, il vero pericolo, non la lava, che purifica.
Forse si è ancora in tempo per fare un giro delle Aci, prima che tutto sparisca sotto il cemento, il vero pericolo, non la lava, che purifica.
Ovidio
Metamorfosi, XIII-XIVGlauco e Scilla Il Dio marino Glauco, innamorato della ninfa Scilla, decide di ricorrere alle arti magiche della Maga Circe. Dalla Sicilia … con valide braccia poscia solcando il Tirreno pervenne all'erbose colline ed al palazzo di Circe, la figlia del Sole, ripieno tutto di belve. La salutò nel vederla, risultato, dicendo: "Pietà, ti scongiuro, d'un Dio! Poiché tu sola, se degno ti sembro, mi puoi alleviare la passione amorosa. Nessuno sa meglio di Glauco quanto sia grande la forza dell'erbe, che m'hanno mutato. … non farmaco chiedo che la ferita mi sani: non questo m'occorre; ella senta parte del fuoco che m'arde! "Ma Circe (nessuna di lei è meglio adatta agli amori improvvisi)… … così gli rispose: "Faresti meglio a seguire qualcuna che voglia te pure, infiammata dalla medesima passione"… ecco io stessa, una diva, la figlia del nitido Sole, che tanto posso con carmi e pur anche con l'erbe, vorrei essere tua. Lei sprezza che spregia e seconda chi t'ama; e in un tratto soltanto fa' la vendetta di due". Glauco così rispondeva alla diva che lo lusingava: "Prima le fronde nel mar nasceranno o su l'alte montagne l'alghe, ch'io muti, vivendo, l'amore che nutro per Scilla". Ne fu sdegnata la Dea, che nuocere non gli potendo e non volendo, perché n'era presa, s'adira con quella che l'è preposta; ed offesa per tale rifiuto d'amore, subito trita erbacce d'orribili succhi, e, nel tritarle, sussurra dei carmi acatei; un'azzurra veste si mette e, tra mezzo alle belve che fannole festa, esce dall'atrio e va verso Reggio, di fronte a Messina… In un'insenatura, dove Scilla è solita bagnarsi, Circe infetta le acque del mare con veleni spremuti da radici ripetendo parole magiche. Scilla poco dopo entra nell'acqua e subito si vede la parte inferiore del corpo bruttata da cani ringhiosi; in seguito viene mutata in rupe. |
lunedì 11 luglio 2011
Andrej Arsen'evič Tarkovskij, Zavrazie, 4 aprile 1932 – Parigi, 29 dicembre 1986
Andrej Tarkovskij non c’è più da quindici anni. Di questi tempi probabilmente non avrebbe più trovato nessuno per finanziare un qualsiasi suo soggetto cinematografico.
Vista col senno di poi L’infanzia di Ivan rappresenta uno di quei debutti le cui immagini fanno presagire un futuro maestro. La tematica lascerebbe intendere che il regista si muoverà sulle direttive dei dirigenti sovietici di quegli anni, ma le successive critiche di calligrafismo e formalismo alieneranno , si può dire per sempre, il futuro di Tarkovskij agli occhi bendati dei capi partito.
Il film vinse nel 1962 il leone d’oro alla mostra di Venezia, ex-aequo con Cronaca familiare di Valerio Zurlino.
Il suo espressionismo e simbolismo svilupparono una tecnica molto usata successivamente dai registi di video-clip negli anni ’80 e la sua visione dell’infanzia è da associare con I 400 colpi di François Truffaut, Zazie nel metrò di Louis Malle e, qualche tempo dopo, Incompreso di Luigi Comencini.
A questo punto mi auguro che Giuseppe Tornatore , un altro che dà l’anima quando dirige i bambini, porti sullo schermo Il sentiero dei nidi di ragno il più bel libro di Italo Calvino, prima che lo deturpino un Soldini o Sorrentino di turno.
domenica 10 luglio 2011
Bisticcio al cineforum
Una baruffa che poteva finire in un linciaggio è accaduta giovedi' della scorsa settimana, durante il dibattito sul film in programmazione al cineforum. Alcuni scalmanati giovani definitisi Anonima Nuova Sinistra
ha fischiato il sindacalista e cercato di afferrarlo per le orecchie per le sue dichiarazioni sulla strategia del sindacato riguardo la disoccupazione giovanile. A nulla è valso per calmare gli animi offrendo loro granite al cedro. Soltanto l'inno di mameli intonato dal coro di voci bianche dei figli dei dirigenti e degli impiegati dell'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana diretti dall'assessore in persona ha disteso gli animi dei facinorosi. Come in un contrappunto bacchiano l'Anonima eseguiva contemporaneamente "Vitti na cozza" a cappella.
ha fischiato il sindacalista e cercato di afferrarlo per le orecchie per le sue dichiarazioni sulla strategia del sindacato riguardo la disoccupazione giovanile. A nulla è valso per calmare gli animi offrendo loro granite al cedro. Soltanto l'inno di mameli intonato dal coro di voci bianche dei figli dei dirigenti e degli impiegati dell'Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana diretti dall'assessore in persona ha disteso gli animi dei facinorosi. Come in un contrappunto bacchiano l'Anonima eseguiva contemporaneamente "Vitti na cozza" a cappella.
giovedì 7 luglio 2011
Pietro Germi
OGGI INAUGURAZIONE DEL CINEFORUM "PEPPUCCIO TORNATORE"
al termine della proiezione seguirà un dibattito con gli spettatori alla presenza del sindacalista Luciano Lama, un rappresentante del Centro Per l'Impiego di Messina, e un esponente della confindustria, sul tema "disoccupazione giovanile e mobilità del lavoro"coordinerà il tutto il noto critico cinematografico di estrazione marxista Guido Aristarco.
mercoledì 6 luglio 2011
Giuseppe Musolino
Per la riapertura del Nuovo Cinema Loreto ripropongo questo western italo-calabrese diretto da Mario Camerini. Il vero motivo però è da ricercare nell'aiuto regista - ma non lo cercate nei titoli, non vi compare -
Sergio Leone, il quale non è stato mai così vicino alla nostra terra e non lo sarà mai. Le location sono del tutto fuori posto e non corrispondono alla realtà dei fatti, a cominciare da Polsi.
A questo punto devo scrivere una sceneggiatura sul brigante Mittiga, dai Borboni dato in pasto ai Piemontesi.
Lo farei dirigere a Gillo Pontecorvo, Vittorio Gassman brigante, Giuseppe Ruzzolini alle luci ed Ennio alla partitura musicale,produttore Alberto Grimaldi per la PEA. Un sogno!
Iscriviti a:
Post (Atom)