giovedì 21 dicembre 2017

Christmas Concert


Orson, Babe & Stan

mercoledì 20 dicembre 2017

...once, off the hump of Brazil








Do you know...I saw the ocean so darkened with blood it was black...and the sun fainting away over the lip of the sky.
We´d put in at Fortaleza...and a few of us had lines out for a bit of idle fishing.
It was me had the first strike. A shark it was. Then there was another. And another shark again.
Till all about, the sea was made of sharks...and more sharks still. And no water at all.
My shark had torn himself from the hook...and the scent or maybe the stain it was, and him bleeding his life away...drove the rest of them mad.
Then the beasts took to eating each other. In their frenzy...they ate at themselves.
You could feel the lust of murder like a wind stinging your eyes. And you could smell the death reeking up out of the sea.
I never saw anything worse...until this little picnic tonight. And you know...there wasn´t one of them sharks
in the whole crazy pack that survived.
I´ll be leaving you now.

Sentite! Un giorno … lungo le coste del Brasile … vidi l’oceano così pieno di sangue da sembrare quasi nero, mentre il sole tramontava in un cielo di fuoco.
Ci ancorammo a Forte Aletta, e alcuni di noi presero le lenze per pescare. Fui il primo ad afferrare qualcosa. Era un pescecane, e poi ne venne un altro, e poi un altro ancora, in un momento tutto il mare era pieno di pescicani e ne venivano sempre altri, l’acqua ne era coperta, quando il mio pescecane poté liberarsi dall’amo aveva una larga ferita dalla quale perdeva sangue in abbondanza, e forse, l’odore del sangue eccitò gli altri. Cominciarono a divorarsi fra di loro, e perfino … a mordere se stessi. Si sentiva nell’aria la follia del sangue che saliva fino a noi, un cupo alito di morte gravava tutt intorno. Non ho visto mai cosa più orrenda, prima del picnic di questa sera, e badate bene neanche uno dei pescicani di tutto quel groviglio in furie sopravvisse. Tenetene conto!
Orson Welles, The Lady from Shanghai (La signora di Shanghai), 1948

lunedì 18 dicembre 2017

Un film de






Fritz LangLiliom (La leggenda di Liliom) 1934 

domenica 17 dicembre 2017

In The Garden

I have been
Thrown out of
he home where I
lived for 17 Years
This is WRONG. I will
stay right here until
they let me back into
my HOME.
Ps. I am Not Crazy
Robert BentonPlaces in the Heart (Le stagioni del cuore),1984


giovedì 14 dicembre 2017

Film noir - Easy Street


Assieme al western  (di cui costituisce il più sicuro prolungamento; l'oggetto è pur sempre lo stesso: la secolarizzazione della violenza), il film « noir ›› costituisce il più notevole apporto del cinema americano alla storia del cinema. Ma questo carattere tipicamente americano (preannunciato nei romanzi di George Lippard) potrà essere ritrovato soltanto più tardi, nelle opere in cui il genere si affermerà con maggiore sicurezza, e cioè a partire dagli anni trenta con Little Caesar, Public Enemy, The Secret Six e Scarface: Shame of a Nation. 
Prima di questi film, che il critico inglese Raymond Durgnat ricollega all’insorgere del « Prohibition-type Gangsterism ››, vanno considerati quelli dell'epoca precedente la Depressione e l'avvento del sonoro. Questo primo ciclo, che lo stesso Durgnat chiama degli « spontaneous witnesses » (testimoni spontanei), comprende Easy Street (1917) di Charlie Chaiplin, Broken Blossoms [1919] di David Wark Griffith, Greed (1924) di Erich von Stroheim e Salvation Hunters [1925] di Joseph von Sternberg. Di fatto questi film male nascondono la loro derivazione dal naturalismo europeo {dei quattro registi citati soltanto Griffith è americano), specie Zola e Dickens (soltanto con «gli ultimi due si ha una più forte mediazione con il naturalismo americano).
ln Easy Street sono già compresi molti elementi del genere: il quartiere maledetto e sovraffollato, il « cattivo ›› che si redime e diventa poliziotto (in una delle moltissime incarnazioni del personaggio metamerico costituito da Charlie), il ministro del culto (Albent Austin), la Vergine Bionda che si pone come redentrice e procacciatrice di salvezza [Edna Purviance), il « villain ›› forzuto e pesantemente caratterizzato in termini di attributi fisici [Eric Campbell), sopracciglia a cespuglio, orecchie a foglia di cavolo, testa pelata e setolosa, membra villose e nerborute. Il film contiene anche due scene di grande effetto sadico: nella prima il « tramp › investito di tutta la fredda e bestiale brutalità dei « cops ›› di Buster Keaton ha provvisoriamente ragione del «villain ›› servendosi del gas, nella seconda se ne sbarazza facendogli cadere dalla finestra una monumentale cucina economica. Se si pensa allo sbeffeggiamento della facile retorica dell'Esercito della Salvezza e all'amarezza del finale non ci sorprendono i commenti sfavorevoli dell'epoca: «Variety » e « Photoplay ›› ne misero infatti in luce la violenza, la scabrosità, il tono troppo rude e il cattivo giusto di alcune scene («  Easy Street has some rough work in it  maybe a bit rougher than the others... »; -«  the opening scene, burlesquing a rescue mission, is not in high taste... »).
Mentre Easy Street è il luogo fondatore di tutte le antinomie costitutive del film « noir ›, sia esso nichilista, cinico, stoico, riformista o rivoluzionario, Broken Blossoms è il suo equivalente nel campo del melodramma a fosche tinte. (continua)
Franco Ferrini, I GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾

mercoledì 13 dicembre 2017

A tribal police officer

Graham Green ...

from Thunderheart (1992)




  to Wind River (2017)




You know, when we were kids,
we used to play cowboys and Indians.
I was always Gary Cooper.
I didn't want to be an Indian.
The government boarding school
made sure of that.
They cut off my hair...
...washed my mouth out with soap
when I spoke my own language.
My own language, Ray.
When the ARM warriors came here,
it was an awakening.
Got the people proud of their
heritage, their elders, language.
And you call them "enemies. "

Sai Ray,
Da bambini giocavamo a indiani e cowboy.
Io facevo sempre Gary Cooper.
Non volevo essere un indiano
Non potevo esserlo nella scuola dello stato.
Mi tagliavano i capelli …
… mi lavavano la bocca col sapone
quando parlavo la mia lingua.
La mia vera lingua, Ray.
Quando è arrivato l’MDI è stato come un rischio.
Hanno reso la gente orgogliosa delle loro tradizioni,
dei loro vecchi, della loro lingua.
E tu chiami loro “nemici”.
Michael Apted, Thunderheart (Cuore di tuono), 1992

lunedì 11 dicembre 2017

Vita, sogno

 « Gertrud est égal, en folie et en beauté, aux dernières oeuvres de Beethoven. » Jean Luc Godard



Strange woman.
Who are you really?
I am many different things.
Which?
The morning dew that drips
from the leaves
and the white, floating cloud
that drifts no one knows where.
What more?
I'm the moon...
I'm the sky...
And more?
Yes.
I'm a mouth...
A mouth seeking another mouth.
As in a dream.
It is a dream.
Life... is a dream.


Che strana donna.
Chi sei veramente?
Sono molte le cose.
Per esempio?
Io sono la rugiada del mattino che si lascia cadere dagli alberi.
E una nuvola bianca che vola in un luogo lontano.
Cos'altro?
Io sono la luna. Io sono il cielo.
Qualche altra cosa?
Sì, una bocca.
Una bocca in cerca di una bocca.
Sembra un sogno.
Si tratta di un sogno. La vita ... è un sogno.
Carl Theodor Dreyer, Gertrud, 1964






domenica 10 dicembre 2017

Il Traghetto della Speranza


Elena Varzi and ...
Leonida Barboni cinematographer with  Alfieri Canavero, Salvatore D'Urso, Mario Parapetti, Gianni Villa;
Carlo Rustichelli music with Fernando Previtali.




Pietro Germi, Il cammino della speranza, 1950