There's a secret
verse. The one who knows it can
do anything. This verse is for the
happiness of all people. Only no one is
supposed to know all of it for the time being. All words have been
distributed among different people, they're scattered around the earth until
the right time. And homeless people
wander over the earth, picking up the secret words. When they have
gathered them, everything will get clear and happiness will come to man. Esiste una poesia segreta. Chi la conosce, può fare tutto. Questa poesia porta felicità a tutti gli uomini. Ma per il momento nessuno la conosce fino alla fine. Tutte le parole sono state distribuite tra persone diverse. Per ora sono sparse su tutta la terra. E così degli uomini vanno in giro, a raccogliere queste parole. Appena le avranno raccolte, si saprà e gli uomini saranno felici.
Mark S. Donskoy: Trilogy of M. Gorky (Детство Горького,
В людях, Мои университеты), 1938 – 1939
L’Autore de I dannati non
dice di quali colpe si fosse macchiata
la Germania alla vigilia della catastrofe, quali debiti avesse accumulato verso
l`umanità. Considera le due forze di fronte, e la forza nemica nel momento
della sua disgregazione. Ci risparmia ogni facile orrore, ogni accusa. Un
comandante tedesco è veduto come un impiegato nel suo ufficio, e il suo impiego
è la guerra. C'è una specie di rispetto professionale. E sono lasciate allo
spettatore le considerazioni sull'atteggiamento dell'America verso la Germania,
su questo rispetto professionale della guerra combattuta fino in fondo, a costo
della ultima distruzione di quanto è più caro nel cuore di una città e di molte
città illustri di passato. Altre considerazioni assai più ardue e
problematiche nello spirito d'oggi sono lasciate allo spettatore, e che non tocca a noi definire, se lo stesso regista
si è fermato a questo punto. Restiamo nel fatto umano, come il regista vuole
restare, e diciamo che un patetico mai scoperto, mai confessato, è quello
dell`infelice eroe, dell'inutile eroe di cui nessuno vorrà fregiarsi: la spia
nella sua solitudine incomunicabile, che si vieta a una donna come si vieta ogni
sguardo che gli possa far riconoscere nel viso del compagno un suo consanguineo,
che in ogni gesto teme di tradirsi come ogni gesto finisce col tradirlo, che in
prossimità della sua casa telefona a suo padre per sentirne la voce senza
sentirsi degno di fargli udire la sua; e alla fine, caduto nelle mani dei suoi
come traditore riconosciuto, giudicato dal nemico stesso che ha servito. «In
fin dei conti, niente altro che un tedesco». Per i cultori di squisitezze, la scena della caccia della spia in un
teatro bombardato, con un principio di contagio esilarante della finzione di un mondo di cartapesta negli
stessi persecutori, è esemplare di misura. L`autore non vuole giudicare, abbiamo
detto. Non pone neppure un interrogativo. Ci dà lo
specchio d'una situazione crudele, uno dei più potenti documenti su un dramma
contemporaneo, e tutto sommato non invoca che il silenzio, fuori di ogni
opportunità moraleggiante, e d'ogni provvisoria e accomodante spiegazione e
soluzione. Ci offre soltanto il ritratto di un protagonista nuovo, d'una tragedia
nuova. CORRADO ALVARO
Vittorio
De Sica (ben presto) verrà presto adorato e adottato come fidanzato e uomo
ideale, per la spontaneità
del suo modo di parlare, per la compresenza nei suoi modi di fare di elementi
popolareschi e tratti di nobiltà, cultura e buona educazione, per la capacità
di incarnare le aspirazioni a un maggior benessere e alla promozione sociale
delle platee popolari italiane. Con il suo modo di guidare una bicicletta o una
macchina sportiva, di indossare un cappello, di apparire naturalmente elegante in
divisa da autista o in smoking, per il suo modo di salutare, sedersi a tavola o
semplicemente sorridere, diventa il naturale transfert del desiderio e dei
sogni di un italiano che si affaccia timidamente e in punta di piedi sulla
soglia di un paese che si sta industrializzando, ma sa assumere a pieno diritto
un ruolo di protagonista sociale e guardare
sempre e comunque con grande ottimismo al futuro.