Mimmo Addabbo - Lolli,Ubaldo Vinci, Gianni Parlagreco,Catalfamo,Fabris, Valentino,Margareci,Crimi,Fano e i Sigilli
martedì 23 marzo 2021
domenica 21 marzo 2021
Neoliberalism in Africa
The staging of a trial of global institutions in Bamako dramatizes the possible universalization of an ethic of precarity.*
*https://www.euppublishing.com/
Abderrahmane Sissako, BAMAKO, 2006
venerdì 19 marzo 2021
Regista che malamente si potrebbe definire solo un artista
Un film come I dannati di Anatole Litvak fa venire a mente una figura complessa
di regista che malamente si potrebbe definire solo un artista. E come un
documentario bruto, colto sul vivo, in cui per un rarissimo caso la realtà abbia fornito un materiale già
scelto e legato da una logica. Insomma, è un film che raramente fa venire a
mente il teatro. Nello spettacolo teatrale, noi siamo tratti spesso a compiacerci
della finzione, del simbolismo del dramma, della scelta che fa l’attore tra i cento
modi possibili di atteggiarsi. I dannati non
ha un solo momento per ripiegarsi sulla estetica del film che fa versare fiumi
di inchiostro ai teorici, e nessuna velleità poetica. Di pretesti poetici
manca quasi sempre il film americano, a meno che non sia opera di ingegni d'origine
e di formazione europea. Questo atteggiamento nel teatro, nel giornalismo,
nelle arti in genere e sovrattutto nel film, va dominando il gusto europeo,
dando alla letteratura e alla stessa funzione dello scrittore e dell’artista,
un'impronta diversa da quella tradizionale, al punto che personalità e individualità cedono
il posto al concetto di merce artistica utile e utilizzabile, una delle tante
merci di consumo. Non è l`aspetto più trascurabile d`un modo d'essere moderni.
I dannati implica un ingegno artistico di questo genere, in una realizzazione delle più istruttive e importanti. Di quanto un europeo sarebbe tratto a caratterizzare, di tanto il regista si limita a una scelta di tipi comuni; di quanto si sarebbe tratti a isolare episodi, situazioni, paesaggi, atteggiamenti, di tanto egli li accumula con indifferenza apparente l`uno sull'altro, e spesso con una ricchezza che si compiace di andare dimessa e inosservata. Se mai si pensa all`autore, nel corso della proiezione, vien fatto di pensarlo come un tipo di nuovo genere, una specie di impresario, ingegnere, organizzatore. Non ci era ancora capitato di vedere la guerra rappresentata con tanta evidenza, così sporca, così confusa, con tanta umiliazione di uomini e distruzione di beni, con tanta vita rivoltata e pestata e stritolata nel mortaio della rovina di tutto. Il regista aveva a disposizione lo scenario autentico, e in gran parte rimasto intatto, dei paesi tedeschi distrutti dai bombardamenti. Ma ha saputo animare tutto questo dando quel senso di rovina interminabile, di inestricabile tragedia, di angosciosa perennità, di ferita mai chiusa, di confusione di bene e di male e di diritto e di torto che a un certo punto assume la guerra.
I dannati implica un ingegno artistico di questo genere, in una realizzazione delle più istruttive e importanti. Di quanto un europeo sarebbe tratto a caratterizzare, di tanto il regista si limita a una scelta di tipi comuni; di quanto si sarebbe tratti a isolare episodi, situazioni, paesaggi, atteggiamenti, di tanto egli li accumula con indifferenza apparente l`uno sull'altro, e spesso con una ricchezza che si compiace di andare dimessa e inosservata. Se mai si pensa all`autore, nel corso della proiezione, vien fatto di pensarlo come un tipo di nuovo genere, una specie di impresario, ingegnere, organizzatore. Non ci era ancora capitato di vedere la guerra rappresentata con tanta evidenza, così sporca, così confusa, con tanta umiliazione di uomini e distruzione di beni, con tanta vita rivoltata e pestata e stritolata nel mortaio della rovina di tutto. Il regista aveva a disposizione lo scenario autentico, e in gran parte rimasto intatto, dei paesi tedeschi distrutti dai bombardamenti. Ma ha saputo animare tutto questo dando quel senso di rovina interminabile, di inestricabile tragedia, di angosciosa perennità, di ferita mai chiusa, di confusione di bene e di male e di diritto e di torto che a un certo punto assume la guerra.
CORRADO ALVARO, «Il Mondo», 19 aprile 1952
mercoledì 17 marzo 2021
lunedì 15 marzo 2021
Vu par Bonnaffé
A Clockwork Orange, 1971
Die dritte Generation, 1973
A Streetcar Named Desire, 1951
IL GRIDO,1957
CHIEDO ASILO, 1973
CITIZEN KANE, 1941
sabato 13 marzo 2021
Duty as on Artist
In Kalpana ,
Uday Shankar usa queste dissonanze in modo consapevole e coerente in modo che
diventino parte del suo stile cinematografico. Satyajit Ray
I request
you all to be very alert while you watch this unusual picture - a Fantasy.
Some of the events depicted here will reel off at great speed and if you miss any piece you will really be missing a vital aspect of our country’s life in its Religion, Politics, Education, Society, Art and Culture, Agriculture and Industry.
I do not deliberately aim my criticism at any particular group of people or institutions, but if it appears so, it just happens to be so, that is all.
Il is my duty as on Artist to be fully alive to all conditions of life and thought relating to our country and present it truthfully with all the faults and merits, through the medium of my Art.
And I hope that you will be with me in our final purpose to rectify our own shortcomings and become worthy of our cultural heritage and make our motherland once again the greatest in the world.
Some of the events depicted here will reel off at great speed and if you miss any piece you will really be missing a vital aspect of our country’s life in its Religion, Politics, Education, Society, Art and Culture, Agriculture and Industry.
I do not deliberately aim my criticism at any particular group of people or institutions, but if it appears so, it just happens to be so, that is all.
Il is my duty as on Artist to be fully alive to all conditions of life and thought relating to our country and present it truthfully with all the faults and merits, through the medium of my Art.
And I hope that you will be with me in our final purpose to rectify our own shortcomings and become worthy of our cultural heritage and make our motherland once again the greatest in the world.
Vi chiedo di seguire attentamente lo svolgersi di questo insolito film – una Fantasia.
Alcuni eventi vengono mostrati, si svolgono ad alta velocità e se si dovesse perdere qualche pezzo (fotogramma?), si perderebbe un aspetto vitale della vita del nostro paese riguardante la Religione, la Politica, la Società, l’Arte e la Cultura, l’Agricoltura e l’Industria.
Non ho diretto una critica specifica ad un dato gruppo di persone o istituzioni, ma se ciò dovesse manifestarsi, è perché è così, punto.
È mio dovere di Artista essere reattivo ad ogni condizione di vita e di pensiero in relazione al nostro Paese presentandolo in modo veritiero con tutti i difetti ed i meriti attraverso la mia Arte.
E spero che mi accompagnerete nel comune obiettivo finale di rettificare le nostre stesse mancanze (i nostri limiti?) diventando degni del nostro patrimonio culturale e facendo diventare la nostra patria di nuovo la più grande del mondo.
UDAY SHANKAR, Kalpana, 1948
mercoledì 10 marzo 2021
Oggi al Cinema Apollo - Con successo di critica e di pubblico
Due notti con Cleopatra
Mario Mattoli, 1953
Gli amanti di mezzanotte (Les Amants de minuit)
Roger Richebé, 1953
Il piccolo fuggitivo (Little Figitive)
Ray Ashley, Morris Engel e Ruth Orkin, 1953
Cento anni d'amore
Lionello De Felice, 1953
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