Gemma di Sant'Eremo (Itala Film, 1918) from
Cineteca MNC on
Vimeo.
Il breve frammento è tutto ciò che rimane di un rullo
nitrato in grave stato di colliquazione. Dai ricami creati dall'emulsione
sciolta occhieggia una struggente Pina Menichelli, tra le dive più amate del
cinema muto italiano. Il film è stato identificato grazie a un'iscrizione sulla
pellicola come "Gemma di Sant'Eremo". Nel film la Menichelli
interpreta una sposa fedele vessata da un marito fedigrafo. Secondo Vittorio
Martinelli il film potrebbe essere la riedizione di un titolo di due anni prima
"La colpa", all'epoca bloccato dalla censura.
Il video è un riversamento dalla copia in
pellicola preservata dal Museo Nazionale del Cinema nel 2012: 35mm, poliestere,
positivo, colore (Desmetcolor da originale imbibito e virato), 35 m, didascalie
italiane. A sua volta la copia è stata stampata da un positivo nitrato con
gravi problemi di colliquazione.
Sin qui il materiale illustrativo
da parte del Museo Nazionale del Cinema
di Torino che permette la fruizione di questo segmento nel suo canale ospitato
su Vimeo. (https://vimeo.com/album/3409239/video/128769439)
Ora, dopo un attento esame,
ognuno può andare oltre, a piacimento personale.
Qui si vuole condurre lo
spettatore ad una visione separata che include tre strati di un unico corpo.
Il primo è il supporto che in
origine conteneva le immagini e consentiva, in proiezione, la visione. Per
farla breve, il suo deterioramento permette oggi un ulteriore azione, se
volete, movimento, all’interno delle scene cui si assiste.
Il secondo sta nel viraggio che
salda il primo strato con il terzo: l’irruente presenza scenica di Pina
Menichelli. Dire che la Menichelli recita è come schernirla. Essa vive in
eterno per mezzo dello schermo.
Ora il cinema dopo un lasso di
tempo molto più breve rispetto alle altre forme visive apparse prima è
diventato terreno archeologico e molto ancora c’è da rinvenire nel buio e sotto
la polvere delle cineteche nazionali e personali.