mercoledì 7 gennaio 2015

Cine_Psyco_Delic



Il breve ciclo che oggi si presenta ha come tema la musica giovanile; in particolare quella esplosa in America sul finire degli anni 60 del secolo scorso: la psichedelica. Questa ha partorito a sua volta l’acid e il progressiv. Alla prima psichedelia si rifà Head  di Bob Rafelson e, culmine, Psych-out   di Richard Rush. All’acid  rimanda Zachariah  di George Englud ed ultimo , 200 Motels  di Frank Zappa, al progressiv.  200 Motels di Zappa, che appare come attore in Head, ha pure connessioni al suo interno che vanno a sconfinare nell’avanguardia, specie europea, come anche nel jazz e nel musical. Volendo in esse possiamo trovarvi anticipazioni o rimandi all’ Easy Rider di Dennis Hopper o allo Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, opere molto più ricordate di quelle che scorreremo. Le additiamo per il clima che fermentava in quegli anni nella West Coast degli USA e getta.

martedì 30 dicembre 2014

et ne nos inducas in tentationem

OGGI


Clint Eastwood è stato sempre un signore, oltre che dio. Nei titoli che scorrono in apertura, davanti ad un’attrice di razza lascia sempre il primo posto. Gli capitò solo due volte però: la seconda si mise dietro Maryl Streep nei Ponti di Madison County del 1995 e la prima in questo, dove è dopo Shirley McLaine, sempre brava,  dovunque posava i piedini.  Gli avvoltoi hanno fame (1970) è un nato sotto una buona stella. Lo si deve a Budd Boetticher per la scrittua, Albert  Maltz per la sceneggiatura, le luci di Gabriel Figueroa, le note alla soda caustica del Maestro. La confezione è firmata Don Siegel. Partirono tutti per il Mexico, tranne Figueroa che in quella mitica nazione vi abitava. Non voglio di più che vederlo e rivederlo, bello anche con Pino Locchi che doppia il dio. Se volete saperne di più sfogliate il web e troverete fans a non finire e come dice Ghezzi: buona visione.

lunedì 29 dicembre 2014

domenica 28 dicembre 2014

Otto volte con Ozu Yasujiro




田中 絹代
1909 - 1977
screenshoot da 宗方姉妹 Le sorelle Munekata (1950)

martedì 23 dicembre 2014

Del correttore di bozze e del tempo ritrovato


La Gentilezza del Tocco (1987) di Francesco Calogero


lunedì 22 dicembre 2014

Scheherezade o La schiava di Bagdad

Il Film di Natale


Capita spesso che bisogna togliere al film la firma del regista e dare la paternità dell’opera al fotografo o datore di luci. Per Scheherazade (1963) spetta di diritto a Christian Matras. Il film è suo perché l’occhio che ha impresso il tutto appartiene a lui, incorniciando il film per mezzo di cineprese M. C. S. 70 in un incomparabile SUPERPANORAMA70, variante tutta francese del Cinemascope.
Sollevata Anna Karina, l’unico attore a salvarsi è Fausto Tozzi. I restanti sono sole delle permanenti vaganti compreso Giuliano Gemma. Gérard Barray è peggio di Raf Vallone nel Mandrin di Mario Soldati.
Sul set data la presenza della bella Karina compariva spesso Jean-Luc Godard, quando non visitava il set di Au Hazard Balthazar dove c’era Anne Wiazemski.
E noi qui ad immaginare le grasse risate che scoppiavano tra Anna e Jean-Luc a spalle di Pierre Gaspard-Huit, inetto non solo con parrucche e costumi ma anche con cavalli e dromedari, per non dire con spade e scimitarre!






Christian Matras  1903 - 1977

Breve filmografia ragionata
1952 : Le Plaisir de Max Ophüls (segment Le Masque etLa Maison Tellier)
1967 : Sept fois femme (Woman Times Seven) de Vittorio De Sica



domenica 21 dicembre 2014

High Noon reloaded


Nel 1952 veniva presentato in Italia Mezzogiorno di fuoco. L'incarico di trasferirlo sul manifesto fu affidato ad Iginio Lardani che realizzò un painting infuocato per i muri della penisola.