giovedì 17 novembre 2011

Civiltà contadina

OGGI AL CINEFORUM "PEPPUCCIO TORNATORE"

Questo è il capolavoro di una breve stagione cinematografica che coincise con l'assassinio di Salvador Allende ordinato a Pinochet da parte delle multinazionali americane. I film di Littin girarono da noi abbastanza bene, tant'è che nel 1975 Gian Maria Volonté volò a Cuba per girare un film con lui. A me sembra che questo film debba qualcosa a Queimada di Gillo Pontecorvo e al cinema sovietico. Nei suoi movimenti di macchina mi ricorda La Recita di  Teo Anghelopulos.



mercoledì 16 novembre 2011

Cinema messinese



Ubaldo, Valentino e Catalfamo c'è pure Renato

Indiani nostrali



Burt Reynolds venne in Italia convinto che il Sergio fosse Leone, il contratto era firmato e lui lo fece a malincuore. Il film per me è  molto valido per Aldo Sambrell e la bellissima Nicoletta Macchiavelli che  è prima di tutte, seconda solo a Silvana Mangano, moglie, a quell'epoca, del produttore di questo film.
Maestro Morricone si prodigò per una colonna sonora memorabile, arrivando a rompere le corde vocali di Gianna Spagnulo e il solito Tarantino la riprese per il suo Bill. Lo vidi al cinema Garibaldi di via Palermo con una pellicola talmente macinata dai passaggi che si saltava di pie pari da una sequenza all'altra.




martedì 15 novembre 2011

John Ford speaks


Detesto i film. Quando qualcuno mi chiede se ho visto questa o quell'attrice, io dico "no, a meno che non sia apparsa in The great train robbery o The birth of a Nation. Allora può darsi che l'abbia vista".

domenica 13 novembre 2011

I dieci gladiatori

OGGI



La risposta italiana ai magnifici 7
tra gli sceneggiatori c'era il terzo Sergio, Sollima
e dentro il cinema Loreto era un trionfo con Mimmo Addabbo in cabina di proiezione.



giovedì 10 novembre 2011

La voce


Silenzio, si gira



Il manifesto che vedete sopra lo ricordo nella dimensione, enorme per me ancora ragazzo, a 24 fogli affisso accanto al cinema Garden in via Antonio Martino, il film lo vidi invece all'Orfeo in via Nino Bixio, uscendone sbalordito e spaesato per quel finale amaro. A tutt'oggi per molti rimane il miglior film del secondo Sergio, anche per me, anche se non il mio preferito. Il capolavoro di Cormac McCarthy è Suttree ma il mio preferito è Cavalli selvaggi. Riprendendo la vita di Cristo e anticipando Scorsese, Corbucci lo trasforma in pistolero e amante di una vedova, per altro nera.
Gli esterni tutti bianchi di neve furono girati sulle dolomiti con gli indumenti creati da Enrico Job. Maestro Morricone gli fece una colonna, fuori dai soliti schemi western, personale ed indimenticabile. Il vero protagonista alla fine divenne Klaus Kinski, contenuto, sarcastico, implacabilmente in mano ai ricchi proprietari terrieri, come agli strozzini.