Indice di un particolare atteggiamento della filmistica tedesca che ha fatto il suo tempo, il quale complica le più allarmanti avventure, (come se non bastassero! ...) con retroscena intellettuali e letterari, questo film è esemplare per altri aspetti: concatenazioni e sviluppi di fatti di assillante interesse: inquadrature, punti di vista. La scena dell’assassinio in automobile è fra le più rappresentative che io ricordi. Il rallentare della macchina sul boulevard, raggiunta a poco a poco dalle altre e il ripartire proprio come se scansassero una disgrazia, di tutte le macchine tranne una, è una scena di incomparabile efficacia. Tre quarti dei films granguignoleschi perdono, dopo questo, ogni loro attrattiva, tanto appaiono stanchi e senza nerbo in confronto al perentorio svolgimento del dottor Mabuse.
CINE-CONVEGNO ANNO II – 25 Luglio 1934 (XII)
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