OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE
Dillinger è morto, Marco Ferreri
Fuoco!, Gian Vittorio Baldi
Due film tra loro contemporanei mettono a fuoco un certo disagio sul finire degli anni ’60. Il primo a colori con compostezza; con foga il secondo, in bianco e nero.
Michel Piccoli, ingegnere, ben vestito, si muove silenzioso in un appartamento del centro storico cittadino ben arredato e ben fornito con una pistola rossa a pois uscita dal restyling di Mario Schifano (proprietario della casa dove furono girate parte delle scene, lo studio ed i salotti; la cucina invece era nella casa di Ugo Tognazzi ).
Mario Bagnato, muratore, probabilmente disoccupato, si muove anch’esso silenzioso in una vecchia casa che si affaccia sulla piazza principale di un paese in provincia di Viterbo, fornito di un arsenale militare.
Vittime di questo rigurgito antisociale sono le due mogli, Anita e Lidia … e la Madonna.
Michel Piccoli, astutamente finirà a Taiti al servizio di una signorina, Mario Bagnato, da povero Cristo, in carcere su una giulietta dei carabinieri al servizio dello stato.
Ho scritto della foga con cui è girato Fuoco, macchina a mano, da Gian Vittorio Baldi, Marco Ferreri, invece, la dispensa in quei brani casalinghi girati in 8 mm e proiettati su schermi vari, in modo da creare una bidimensionalità all’interno del film principale.
Qui sotto potete vedere il mio restyling ai due film con Layla di Eric Clapton
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